"Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato", uno spettacolo con le musiche di Battiato al Teatro Colosseo
Il 20 novembre al Teatro Colosseo va in scena uno spettacolo tratto dall'omonimo romanzo edito da Solferino: "Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato", di e con Marco Goldin. E' proprio lui a salire sul palcoscenico per raccontare, con la sua consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane della vita del grande artista olandese. Il romanzo e lo spettacolo sono un continuo gioco di specchi e di rimandi, tra i colori, le parole e i silenzi nei quali quasi si adagiano le musiche di Franco Battiato.
Tutta la scenografia punta moltissimo su un effetto di stupefazione davanti alle immagini dei quadri, i loro particolari e anche fotografie d’epoca. Oltre a una nutrita e suggestiva parte filmica appositamente girata nei luoghi di Van Gogh. Si tratta di un vero e proprio spettacolo nello spettacolo: un evento da assaporare restando seduti a teatro.
Un aspetto, questo filmico, che viene continuamente rilanciato attraverso il grande schermo di sette metri, panoramico e infine arcuato, con proiezioni al laser in altissima definizione, che avvolge sulla scena Marco Goldin mentre racconta, arricchendo così enormemente la narrazione.
Anche per effetto della lunga passerella che talvolta solleva Goldin, mentre vi cammina sopra, a mezzo metro dal livello del palcoscenico, rendendolo parte integrante dei paesaggi che scorrono alle sue spalle. E così è anche per i due ulteriori schermi che danno vita a quella sorta di scatola magica che è la piccola camera di Van Gogh, con tre soli elementi fisici come un tavolino, una sedia e una lampada. Dal cassetto di
quel tavolino, nella prima scena dello spettacolo, esce il diario da cui tutto
ha inizio. Riprese in Olanda, Belgio e Francia di Luca Attillii e Fabio Massimo Iaquone; montaggio e animazione video di Alessandro Trettenero.