Giornata contro la violenza sulle donne, le iniziative a Leini
Per la ricorrenza della Giornata contro la violenza sulle donne che cadrà il prossimo 25 novembre, l’Amministrazione Comunale di Leini ha predisposto una serie di iniziative, nel rispetto delle vigenti norme per il contenimento della pandemia da covid-19. Protagonista degli eventi sarà piazza Vittorio Emanuele II, centro di Leini e centro di una serie di iniziative che pongono l’accento su un tema sempre attuale e che necessita dell’attenzione di tutti per sensibilizzare chiunque, in particolare i giovani, mantenendo il tema della violenza di genere al centro, appunto, dell’attenzione.
Nella giornata di mercoledì prossimo, 25 novembre, verrà installato un allestimento nella piazzetta antistante il teatro Pavarotti nel quale saranno contenuti simboli, testimonianze e riflessioni sul tema della violenza di genere: se i cittadini vorranno che sia esposto il loro pensiero o la loro riflessione, potranno postarli sui social con l’hashtag #Leini25novembre e sarà cura dell’Amministrazione stamparli e apporli sull’installazione, in modo da evitare che i cittadini possano uscire per motivi non di stretta necessità.
Durante la giornata del 25 novembre saranno diffuse letture a tema, in corrispondenza dell’installazione. Sempre in piazza Vittorio Emanuele II sarà posizionata una passatoia bianca con il simbolo del Posto Occupato, dalla gradinata della parte rialzata sino all'arcata centrale: all’interno del teatro, sarà installata e illuminata in modo che sia visibile dall’esterno una scenografia con al centro la sedia che rappresenta il Posto Occupato, mentre sulla piazza sarà proiettato il logo che del Posto Occupato.
“In questo tempo sospeso – commenta la Vice Sindaco Cristina Bruno -, dobbiamo lottare con ogni mezzo per la salute, ma non possiamo permetterci di trascurare questioni sociali di primo piano che, nel momento in cui si spegnessero le luci dell’attenzione, rischierebbero di ritornare in condizioni già superate e inaccettabili. Per questo motivo abbiamo scelto di accendere, simbolicamente ed effettivamente, le luci sul Posto Occupato, su tutte quelle donne che non sono più tra noi perché vittime della barbarie, ma anche dell’ignoranza e del silenzio. La paura, la necessità di occuparci di altre pressanti questioni non possono spegnere quella luce, perché nell’ombra la violenza e l’ignoranza prosperano”.