"Gems & jewels", l'arte del gioiello in via della Rocca
Si propone, in questa mostra presso FeD Arte in via della Rocca, l'inedita alchimia di opere di Sarah Rossiter, Viktoria Münzker e Zamfira Facas, tre artiste concettuali accomunate da un raffinato senso estetico e da una visione olistica della vita. Esse parrebbero osservare i misteri della natura attraverso la "lente" dei quarzi e delle gemme per poi volgere il loro sguardo ai metalli, al legno, alle resine, ai pigmenti minerali e al vetro, evocando così la storia dell'Uomo rispetto a una dimensione temporale che Henri Faucillion ha paragonato a una stratificazione di ere geologiche (vedi "Sarah Rossiter. Neutrality", testo critico di Rolando Bellini, Galleria Dieffe, Torino, 2009, pp. nn.).
Sarah Rossiter si sofferma sulla formazione di strutture cristalline ma anche dell'azzurrite e dell'oro nei minerali, che ha immaginato sospesi come costellazioni in uno spazio-tempo indistinto. In questa sorta di cosmo immaginifico, ove riecheggiano fors'anche le suggestioni del poeta William Wordsworth, l'artista americana cattura l'interazione fra luce materia e ne restituisce l'essenza stessa attraverso la fotografia - sollecitando così una risposta sensoriale ed emozionale nell'osservatore.
Accendono i sensi e risvegliano emozioni pure le spille, gli anelli e i pendant di Viktoria Münzker, la quale afferma che "il gioiello permette di indossare l'arte". Per realizzare i suoi pezzi unici, muovendo da "pensieri, idee e concetti", impiega cristallo di rocca, pietre semipreziose, madreperla, argento e pezzi di legno trasportati a riva dall'acqua, ai quali infonde nuova vita con il colore, il vetro e l'oro.
Zamfira Facas ha usato invece feltro e materiali tessili per le sua collana Medaglie per la donna dell'Afganistan esposta alla Galleria Dieffe nella trilogia "D'amore, di morte e altre incertezze" del 2004 a cura di Olga Gambari. La critica d'arte Monica Trigona ha rimarcato come le opere di questa artista rumena rechino "processi mentali intuitivi, sogni e visioni dell'artista tradotti in elaborate composizioni dove ogni elemento presente è fondamentale ai fini narrativi" (vedi È sempre un viaggio , Galleria Dieffe, Torino, 2006).