"Dalla musica sacra all' heavy metal", viaggio nel tempo al Teatro Vittoria
Tra passato e presente! Appuntamento a lunedì 5 febbraio ore 21 presso il Teatro Vittoria di Torino in via Gramsci 4. Un viaggio tra l’antico e il moderno, tra stili, luoghi ed epoche differenti: sarà questa l’atmosfera del prossimo concerto dell’Accademia Corale Stefano Tempia. La serata porta il titolo “Da Ockeghem ai Metallica” proprio perché loro sono gli artisti che aprono e chiudono il concerto. La serata è affidata all’Achrome Ensemble diretta Marcello Parolini. Un programma che prende le mosse da Ut heremita solus, mottetto a quattro voci eseguito in doppia veste dal compositore fiammingo Johannes Ockeghem e da Harrison Birtwistle. Si passa al XX secolo con Serenata per un satellite del compositore veneziano Bruno Maderna, considerata una delle più importanti pagine della musica del secondo dopoguerra.
Si ritorna alla musica medievale trecentesca con il padre dell’ars nova francese Guillaime De Machaut di cui verrà eseguito Ma fin est mon commencement e mon commencement est ma fin. Il fulcro del concerto coincide con il passaggio dalla musica medievale a quella rock, cui maggior espressione sono i Pink Floyd, gruppo britannico formatosi negli anni sessanta e influente per la musica successiva. Scelto per questo concerto The Great Gig in the Sky, brano potente, cui tema è la morte, e adatto alla trasposizione classica.
La seconda parte del concerto di apre con un ritorno alla musica medievale del cinquecento. Del compositore, organista e clavicembalista italiano Girolamo Frescobaldi verrà eseguita Canzon vigesimaprima, una perfetta trasformazione della vocalità in pura melodia affidata a cinque strumenti. Di Niccolò Castiglioni verrà musicato Tropi, un ludico esperimento che consiste nell’ampliamento del canto liturgico attraverso testi o melodie. Per la prima volta in assoluto a Torino verrà eseguito il brano di Gilberto Bosco, VI improvviso, una serie di sei improvvisati per organici e diversi.
A seguire un’immersione negli ideali polifonici rinascimentali del veneziano Giovanni Gabrieli con Canzon VI a sei, per concludere con i Metallica. Del celeberrimo gruppo heavy metal statunitense è stato scelto Fade to Black, brano manifesto dell’album “Ride the lightning” del 1984, musicato da cinque strumenti. Un concerto senza dubbio originale, variegato e, quindi, adatto a ogni tipologia di pubblico, dove il passato diventa la chiave per il presente.