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Da Torino e Milano per la "via della felicita'"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

E' stato un fine settimana di volontariato e di sport quello al quale hanno preso parte i volontari torinesi e milanesi de "La Via della Felicità" intervenuti in gruppo alla Balconata del Monte Zerbion (AO), manifestazione podistica giunta alla sua nona edizione.

Scritto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard come risposta al generale decadimento dei valori morali, il saggio è stato tradotto in oltre 20 lingue.

Domenica, per l'occasione, ne sono state distribuite un migliaio di copie in omaggio a tutti i partecipanti alla manifestazione.

A fare da capofila e testimonial di spicco de La Via della Felicità, l'ultramaratoneta piemontese Simone Leo, recentemente entrato nel gotha del podismo nostrano essendo uno tra i pochissimi italiani capaci di percorrere i 212 km della massacrante Ultra Balaton in Ungheria.

Per uno così la maratona di domenica scorsa, 42,195 km tra i monti e le valli che incorniciano Chatillon e Saint Vincent, è stata un semplice allenamento.

Ma Simone ha da sempre unito la sua passione per la corsa con l'impegno sociale. Come ormai tradizione ha partecipato alla gara indossando la maglia personalizzata e assieme al suo gruppo di podisti ha portato fino al traguardo la bandiera tricolore con il logo de "La Via della Felicità": "un condensato di quelle norme di buon senso che ciascuno darebbe per scontate, ma che oggi più che mai meritano di essere ricordate e promosse con ogni mezzo possibile".

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