Concorso #faigirarelacultura15, 3 torinesi e 1 novarese in gara
Sono 4 i concorrenti piemontesi che si contenderanno il premio internazionale un anno di promozione gratuita, messo in palio da Ananse Communication Suisse.
C'è tempo fino al 20 marzo per votare il vostro progetto preferito. Sono 4 i concorrenti piemontesi che si contenderanno il premio internazionale un anno di promozione gratuita, messo in palio da Ananse Communication Suisse.
Tra i finalisti 2015 troviamo infatti LungoTavolo45 di Torino, che già alla scorsa edizione si era piazzato tra gli 8 vincitori della sezione italiana, sempre di Torino l'associazione ArTeMuDa che ha vinto il primo premio come progetto più votato dal pubblico nell'edizione 2013; e torinesi sono anche i Kataplixi nuovi in #faigirarelacultura. Da Novara invece Paola Gaiano e Bruno Testa, con il loro progetto dedicato ai ragazzi
Progetti eterogenei, quelli in corsa, adatti a tutti i gusti e a tutte le età, che cercheranno il consenso del pubblico del web per emergere tra i 24 concorrenti italiani in gara.
A scegliere gli 8 vincitori, infatti, sarà proprio il voto del pubblico della rete «far votare il pubblico per decretare i vincitori ci è sembrata, fin dal primo anno, la soluzione più giusta. La cultura e i progetti attivi nel sociale sono rivolti alla popolazione ed è giusto che sia il popolo a scegliere - spiega Roberta Nicolò ideatrice del progetto - noi operiamo una prima selezione tecnica, accertandoci che i progetti rispecchino i requisiti, poi consegniamo nelle mani del web la rosa dei candidati più idonei, anche se ammetto che non è facile fare la prima scrematura, i progetti che arrivano sono tutti molto validi ed interessanti».
Per la sezione italiana i concorrenti arrivano da regioni diverse, oltre al Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo e perfino la Basilicata.
«#faigirarelacultura si sta facendo conoscere sempre più e questo ci fa molto piacere, perché uno degli obiettivi del nostro progetto è quello costruire una rete tra realtà culturali e sociali che operano sia in Italia sia in Svizzera, per un dialogo che vada oltre gli stereotipi. Il successo di questa edizione conferma che la strada intrapresa è quella giusta» conclude Roberta Nicolò.
Ora è tutto nelle mani del pubblico, che potrà votare il suo preferito direttamente dal sito