"Torino Noir": crimini e misfatti dell'800 Sabaudo
Ebbe a scrivere un critico d’arte illustre, Marziano Bernardi: “L’autentico volto di Torino non si svela che a chi ne ricerca e avvicina la storia”.
Renzo Rossotti, giornalista e scrittore, si è molto occupato della storia della nostra città e con uno stile particolare ed avvincente, ci accompagna in un viaggio nel passato, in quell’800 di crimini e misteri oramai dimenticati, facendoci conoscere da vicino la ballerina che, mentre danzava nel Palazzo Trucchi di Levaldigi, venne accoltellata dal “pugnale del diavolo” oppure l’enigma degli incappucciati, che ci narra di una serie di omicidi avvenuti nel 1869, dei quali poi si scoperse il colpevole, e ancora gli assassini ed i misfatti dei “tipi” di Lombroso, che con i suoi studi di fisionomia criminale faceva allora grande scalpore in tutto il mondo e molte altre vicende curiose.
Non mancano anche gustosi capitoli da leggere tutto d’un fiato, come quello che racconta della “finta” morte di Cavour oppure della grande diffusione dell’Almanacco magico delle Predizioni di Enrichetta, per poi approdare allo spiritismo, immancabile nella città capitale della magia e dell’occulto.
Vi invitiamo a leggere con noi la storia noir della nostra Torino, narrata attraverso i suoi avvenimenti più drammatici e le vite delle persone che, ormai scomparse, in questa città hanno vissuto, amato e a volte sono state vittime o autori di fatti cruenti, o semplicemente di episodi stravaganti che lo scrittore Renzo Rossotti ha riportato alla ribalta.