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Cultura

Salone del libro, Massimo Bray annuncia le dimissioni

La buchmesse resta senza presidente

Il Salone del Libro resta senza presidente. Massimo Bray, ex ministro del governo Letta e attuale direttore generale della Treccani, ha dato le dimissioni - per motivi strettamente personali - dalla presidenza della Fondazione Circolo dei Lettori che organizzerà la prossima edizione della manifestazione. 

La voce che circola già da tempo nell’ambiente ha dunque trovato conferma e Sergio Chiamparino e Chiara Appendino, rammaricati per la notizia, sono tuttavia già al lavoro per individuare il successore di Bray, questo per fare in modo di non pregiudicare in alcun modo il lavoro che il Circolo sta facendo per il Salone del 2019. 

Lo stupore di Lagioia

Molto stupito della notizia Nicola Lagioia, il direttore editoriale: “ Abbiamo parlato in questi giorni e nulla lasciava presagire questa decisione - ha dichiarato - . Spero ancora che non sia vero, se dovesse confermare le dimissioni ne sarei davvero dispiaciuto. Auspico che per il Salone questa sia l’ultima turbolenza”. 

E mentre si è già al lavoro per trovare il nuovo presidente della buchmesse torinese, restano sempre da risolvere gli altri problemi legati al Salone. Entro il mese di settembre dovrebbe uscire il bando per mettere in regola i dodici dipendenti della Fondazione del Libro sospesi dall’incarico e ricollocati in altri enti pubblici. E oltre a dover affrontare la delicata questione del marchio Salone del Libro, prosegue la messa in liquidazione. 

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