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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Santa Rita / Corso Sebastopoli

Capitani Coraggiosi: Baglioni e Morandi al Pala Alpitour

Uno spettacolo di tre ore in cui si ripercorrerà mezzo secolo di musica italiana. Baglioni su Facebook: "A Torino mi sento sempre all'inizio di un momento importante"

Sono approdati ieri, e torneranno anche stasera, al Pala Alpitour, i "Capitani Coraggiosi". Il concerto di Claudio Baglioni e Gianni Morandi ha già fatto registrare il tutto esaurito da tempo ma per i fan c'è ancora la possibilità di acquistare un biglietto per la terza data prevista il 19 aprile.

Tre ore di musica dal vivo e circa 50 titoli del repertorio italiano degli ultimi 50 anni eseguiti con una straordinaria band di 21 musicisti. Da "Andavo a cento all'ora" a "Questo piccolo grande amore", da " in ginocchio da te" a " Strada facendo", l'azzeccato duo sta spopolando in tutta la penisola e soprattutto nel capoluogo piemontese.

Incuriosirà di sicuro anche il pubblico torinese, come quello delle altre tappe del fortunato tour, lo scambio di canzoni tra i due: piacerà vedere Baglioni cantare "Sabato pomeriggio" e Morandi interpretare "Amore bello". I due artisti, magari non più giovani ma senz'altro giovanili e in forma, si esibiranno ovviamente anche nel singolo che dà il nome al tour, "Capitani coraggiosi", in vetta alle hit parade nelle ultime settimane. E sul palco non mancheranno le sorprese con canzoni fuori programma.

Claudio Baglioni ha sottolineato sul suo profilo Facebook, il suo legame con la nostra città, ricordando molti momenti della sua gioventù e diversi step importanti della sua carriera che in passato l'hanno portato qui. Dal primo programma tv "Tutto è pop", dedicato completamente a lui, ai concerti negli anni 70 al PalaRuffini; dalle contestazioni allo Stadio Comunale all'esecuzione in prima mondiale di "Và pensiero" in occasione della Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi Invernali del 2006.

"Questo luogo mi è primo per molte ragioni - scrive Baglioni- . Ogni volta che arrivo tra i lunghi corsi allineati, ancora quest'oggi tratteggiati di ultima neve, mi sento all'inizio di un evento importante. Sarà perché sono del segno del toro ma forse appartengo a quel popolo di Taurini che per primi abitarono qui" .

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