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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Giornate FAI di Primavera: alla scoperta dei gioielli architettonici di Torino e del Piemonte

Nel fine settimana: info e orari

TRIVERO (BI)
CASA ZEGNA, LE STANZE DEI CREATIVI
Nel 1932, per volere di Ermenegildo Zegna, si iniziò la costruzione di una struttura da adibire ad attività socio-assistenziali, a poca distanza dal “Lanificio Fratelli Zegna di Angelo”, un luogo che diventasse un punto di aggregazione, un “centro urbano” dove riunire i diversi servizi utili alla popolazione, ridisegnando la geografia sociale di un paese come Trivero composto da numerose frazioni. Il primo edificio a essere costruito fu il “Dopolavoro Aziendale F.lli Zegna”. Inaugurato il 15 ottobre 1933, ospitava un salone per il cine-teatro da 350 posti, una stanza per il bigliardo, un bar con un’ampia sala da ballo, alla quale si aggiunsero nel tempo un ristorante, un albergo, la biblioteca pubblica, l’asilo e una piccola palestra attrezzata per la ginnastica. Nel 1938 incominciarono i lavori di costruzione di un porticato, sotto il quale trovarono collocazione diversi negozi, tra i quali la SADAN (Società per Azioni Drapperie Abbigliamento Novità) che vendeva tessuti. Ad esso si aggiunse la piscina coperta che andò a sostituire quella all'aperto, utilizzabile solo per pochi mesi l'anno. Fu innalzato anche un nuovo edificio da dedicare alle cure mediche e già l'anno successivo entrambe le strutture erano state ultimate (1939). Da allora che si può parlare a tutti gli effetti di Centro Assistenziale Zegna. In occasione delle Giornate FAI, inoltre, riaprirà eccezionalmente, a seguito di un attento restauro dei mobili originali e la realizzazione di una nuova retail experience con servizio su misura, il primo storico negozio Zegna, al Centro Zegna di Trivero dal 1939.
Apertura: sabato e domenica, ore 10 - 13:30 / 14 – 17

ALESSANDRIA
CHIESA GARDELLA E OSPEDALE BORSALINO
Ad Alessandria il parco annesso all’ex sanatorio antitubercolare Vittorio Emanuele III, inaugurato nel 1936 e finanziato da Teresio Borsalino, custodisce un precoce esempio di architettura razionalista. Nel 1928 la morte prematura dell’architetto Arnaldo Gardella costringe il figlio Ignazio, a soli 24 anni e prossimo a laurearsi in Ingegneria a Milano, a subentrare nel completamento della realizzazione dell’ospizio, su cui opera scelte stilistiche indirizzate al moderno. In particolare, la piccola chiesa, considerata quindi la prima opera di Ignazio Gardella, è caratterizzata dalla pianta a forma di parabola, dalla torre campanaria che, partendo dal portale centrale, si innalza come un traliccio stilizzato e dalla bicromia tra basamento e parte superiore dell’edificio. L’altare è illuminato da un lucernario circolare. Il sanatorio, colpito dall’alluvione nel 1994, è stato ristrutturato e trasformato dal 2006 nel Centro riabilitativo polifunzionale Teresio Borsalino. Nei lavori non è stata coinvolta la chiesa, dunque la struttura oggi risulta inutilizzata e normalmente inaccessibile.
Apertura: sabato e domenica, ore 10 - 18 

CUNEO
CASA DEL MUTILATO
Progettata dagli ingegneri Cesare Genovese e Augusto Toselli e inaugurata nel 1936, è una palazzina movimentata da volumi differenti che si intersecano fra loro in stile razionalista, come il corpo cilindrico del vasto salone circolare o la torretta vetrata del vano scala che, illuminandosi di notte, simboleggia la modernità. Nella Casa del Mutilato si provvedeva alla “sistemazione della mano d’opera invalidata dalla guerra” e si organizzavano corsi di avviamento professionale. 
Apertura: sabato, ore 14 – 18; domenica, ore 10 - 12:30 / 14 – 18

BRIONA (NO)
CASTELLO
Il Castello di Briona, menzionato per la prima volta nel 995, per la sua posizione strategica in collina permetteva di controllare gli accessi a Novara da nord-ovest. Nel 1356 divenne possesso dei Visconti e base per le loro campagne contro i marchesi del Monferrato. Nel tempo il castello fu riadattato ed è ancora oggi abitato. L'attuale fabbricato fu eretto verso la fine del XV secolo, dopo l'assalto di Lodovico il Moro. Il castello è un quadrilatero che racchiude al suo interno un cortile pensile quadrato. Al piano inferiore si trova una grande sala, la sala capitolare e la cripta. La rocca possiede un’unica torre molto esile, impostata sul lato settentrionale, che svolgeva la funzioni di vedetta.
Apertura: sabato e domenica, ore 14:30 – 17:30 

ASTI
LA CHIESA DI SAN ROCCO RESTAURATA
La Confraternita di San Rocco abbandona la Collegiata di San Secondo nel 1637, costruendo una sua piccola chiesa nella contrada dei filanti. Cresciuto il numero dei fedeli, i confratelli acquistano alcuni stabili adiacenti e costruiscono una nuova chiesa, terminata intorno al 1720, su progetto di Carlo Giulio Quadri. L'interno è a navata unica sormontata da cupola, con cappelle laterali. L'altare maggiore è in ricca varietà di marmi policromi. La chiesa ha subito danni ingenti nella sua storia: dall’alloggiamento nel 1793 dei soldati francesi prigionieri, alla requisizione da parte delle truppe austriache nell’Ottocento, fino alle alluvioni del 1943 e del 1994. Finalmente oggi torna a nuova vita grazie a un importante lavoro di risanamento conservativo.
Apertura: sabato, ore 10 - 16; domenica: 10 - 12:30 / 14:30 - 17 
 

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