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Cardiologia, l'esperienza torinese a confronto con quelle internazionali

L'occasione è un congresso a cura della Città della Salute di Torino che ospiterà i luminari di cardiologia europei e d'oltreoceano. Si parlerà di pacemaker, nanotecnologie e innovazioni in ambito cardiologico

Il 23 e il 24 ottobre il congresso “Advances in Cardiac Arrhythmias And Great Innovations in Cardiology” che si svolgerà a Torino, presso l'Unione Industriale, ospiterà i grandi luminari europei e americani in cardiologia per comparare risultati di studi e mettere in luce l'importante esperienza torinese.

Nanotecnologie, cuore artificiale, pacemaker impiantabili direttamente nel cuore, staminali e nuove cure farmacologiche sono infatti le frontiere della cardiologia che la Città della Salute e della Scienza di Torino, con l'ospedale Molinette, ha raggiunto segnando il primato italiano.

Quella di venerdi e sabato sarà l'occasione per confrontare le innovazioni torinesi con le altre esperienze europee e d'oltreoceano. Tra gli argomenti principali in programma spiccherà proprio il lavoro svolto alle Molinette, l'ospedale italiano che ha impiantato il primo pacemaker intracardiaco e il primo elettrocardiogramma sottocutaneo. 

A condurre i lavori Fiorenzo Gaita, direttore della cattedra di cardiologia alle Molinette e Sebastiano Marra, primario emerito alle Molinette e direttore del dipartimento cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino.

Particolare spazio verrà dato alla nanotecnologia con i pacemaker direttamente "avvitati" al cuore, evitando di utilizzare l'uso del lungo cavo che trasmetteva l'impulso dall'apparecchio al cuore: Gaita presenterà l'esperienza in questo campo presso le Molinette.

Ampio spazio verrà poi dedicato al cuore artificiale, già impiantato con successo all'ospedale torinese. Ed è proprio di Torino uno dei primi inventori del cuore artificiale, l’ingegnere Roberto Bosio, il cui progetto fu brevettato nel 1967. Ai tempi, qui e in Italia non fu considerato, mentre in Svizzera venne impiantato con successo.

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