Ultimo concerto dell'Accademia Stefano Tempia al Conservatorio
Big B-end! Si chiude la stagione “C’è una stagione nuova nell’aria” dell’Accademia Corale Stefano Tempia, una ricca e variegata programmazione dedicata al progetto cori, ai giovani talenti, alla musica barocca e viennese. L’ultimo concerto, lunedì 11 giugno alle ore 21 presso il Conservatorio “G.Verdi” di Torino, porta sul palco 30 giovani musicisti che suoneranno oltre 300 anni di musica classica, dal Barocco fino al secolo XX. Si tratta della Brass Band del Conservatorio torinese, formata da studenti ed ex-studenti di tromba, trombone, corno, percussioni, tuba, arpa diretti da Lorenzo Della Fonte e accompagnati dal Coro dell’Accademia Stefano Tempia e dal pianista Francesco Cavaliere.
Il concerto prende le mosse dalla Sinfonietta n.1 di Johan de Meij, trombonista e compositore di musica da banda olandese. Si prosegue con il pianista australiano Percy Aldridge Grainger, trascrittore di musica popolare di varie culture, di cui verrà eseguito Irish Tune from Country Derry, con cui l’autore scava nelle radici irlandesi. Composizione famosa in tutto il mondo e ambientata tra il 1902 e il 1904 è stata creata per un coro senza parole. Si passa a toni decisamente più vivi con Cuban Ouverture di George Gershwin, composizione che amalgama ritmi caraibici e cubani ai colori degli strumenti della banda. Con Funeral Music of Queen Mary di Henry Purcell cambia il registro musicale ed emotivo: la musica assume carattere solenne e viene accompagnata dal coro come una vera marcia funebre.
In linea con il l’ambientazione religiosa e liturgica il programma segue con Ave Maris Stella e Stabat Mater di Stefano Tempia per proseguire con Pie Jesu di Andrew Lloyd Webber, parte del Requiem dello stesso. La versatilità di questo concerto è enfatizzato da Non Nobis Domine, traccia composta da Patrick Doyle, in occasione del film Henry V in cui ha anche recitato la parte del soldato che canta questa composizione.
Il concerto si chiude ritornando al clima di solennità tipico del’orchestra da banda con la serie di marce composte da Edward Elgar Pomp and Circustampces, utilizzate anche in diversi riferimenti cinematografici.
Big Band è sicuramente un concerto capace di trasportare il pubblico sia fisicamente che emotivamente. Basterà chiudere gli occhi per immergersi in ambientazioni tanto differenti quanto altamente suggestive.