Dal blues al jazz con Tullio De Piscopo
Tullio de Piscopo è stato da sempre un artista poliedrico, abituato a inserirsi nei contesti più disparati, interessato più al pubblico che al genere o allo stile, sempre teso a coinvolgere, emozionare e stupire. La sua capacità comunicativa e il suo entusiasmo lo hanno portato in maniera naturale all’insegnamento, teso a soddisfare la voglia di emulazione che la sua tecnica e brillantezza crea tra gli spettatori.
Una costante nel suo percorso artistico è l’attenzione alla melodia e all’ascoltabilità.
Ha partecipato a quasi tutte le ondate di mode e generi musicali che hanno attraversato l’Italia, e spesso ha contribuito con originalità a lasciare una impronta personale. Tra i contributi meno ortodossi vi sono parecchi lavori di contaminazione e riproposta in chiave “moderna” di brani di musica classica, come in Mozartiana.
Il padre, Giuseppe, era a sua volta un batterista e percussionista che suonava nell’orchestra del Regio Teatro San Carlo di Napoli e nell’orchestra del Maestro Giuseppe Anepeta, uno dei più famosi arrangiatori e direttori d’orchestra della canzone napoletana, mentre il fratello maggiore Romeo, nato nel 1937, faceva parte di complessi che suonavano nella zona di Bagnoli, gravitando attorno alla base Nato. Romeo sarebbe morto a soli vent’anni nel 1957 dopo una serata con l’Orchestra del Circolo Ufficiali della base Nato di Bagnoli.
De Piscopo tornerà in Piemonte il prossimo 24 luglio al Gru Village in un concerto che spazierà dal blues al jazz.