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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cinema

Torino Film Festival, il manifesto della quarantesima edizione è firmato da Ugo Nespolo

Dal 25 novembre al 3 dicembre

E' firmata Ugo Nespolo l'immagine della 40esima edizione del Torino Film Festival, diretto da Steve Della Casa e in scena in città dal 25 novembre al 3 dicembre. Artista tra i più importanti e versatili del nostro tempo, lavora in un ampio campo di discipline, dalla pittura al cinema, alla scultura. Pioniere del cinema sperimentale italiano, nell’arco della sua carriera espone i suoi film e le sue opere in gallerie e musei in Italia e nel mondo tra cui il Centre Pompidou a Parigi, la Tate Modern a Londra, la Biennale di Venezia. Ugo Nespolo ha ricoperto la carica di Presidente del Museo del Cinema di Torino dal 2011 al 2014.

Le immagini che compongono il poster saranno inoltre declinate in un progetto di arte urbana, diventando vere e proprie installazioni dislocate in vari punti della città: “Adesso è ora di celebrare i quarant’anni del Torino Film Festival - ha dichiarato Nespolo - , qualcosa di unico nel panorama dei festival non solo nazionali. Nato sotto il segno dell’innovazione, fatto della scrupolosa ricerca delle cinematografie di ricerca, del lavoro degli autori emergenti, ricerche stilistiche e contenutistiche inedite".

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"Il TFF ha, da sempre, evitato atteggiamenti esornativi - ha spiegato -, tappeti rossi e passerelle modaiole, tentando di raggiungere il cuore pulsante del cinema come autentica espressione d’arte. I quarant’anni devono essere allora la celebrazione di una festa, un gioco visivo che corre senza schemi e ritegno nel corpo del cinema lontano dalle fronti corrugate dei severi maestrini per abbracciare con affetto Chien Andalou, Yellow Submarine, Kill Bill con Totò, Arancia Meccanica, Blues Brothers e tanto altro. Se l’arte è davvero un gioco, il cinema deve essere la sua essenza”.

“Il cinema mi ha sempre fatto battere il cuore, sin dagli anni della scoperta e della volontà di poter sperimentare liberamente con la macchina da presa – ha aggiunto Ugo Nespolo -. Anni di frequentazione dell’underground americano, New Dada e Pop, l’incontro con Mekas, Warhol, Yōko Ono, Allen Ginsberg sino ai giorni in cui Torino ha saputo proporsi come uno dei centri propulsivi del Cinema Sperimentale dopo esserne stata capitale e ‘Berceau du Cinéma Italien’. E, a proposito d’entusiasmo, la fantasmagoria straniante delle spirali di François Confino e l’emozione poi della Presidenza del Museo del Cinema…”.

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