Dimore storiche, il castello Galli di La Loggia diventa set per cinema e tv
La prestigiosa residenza è già comparsa nel film "Non ho niente da perdere" con Carolina Crescentini
Il Castello Galli di La Loggia punta a diventare un'apprezzata location per produzioni cinematografiche e televisive. La proprietà che nel 700 fu della famiglia Galli e nel 900 passò ai baroni Corporandi D'Auvare - recentemente utilizzata come set per il film tv "Non ho niente da perdere" del regista Fabrizio Costa, con gli attori Carolina Crescentini ed Edoardo Pesce - ha la sua occasione di rilancio. La prestigiosa residenza verrà promossa da Assocastelli - associazione di gestori e proprietari di immobili storici e d'epoca - per essere ulteriormente utilizzata nelle scene di film e programmi tv. Un'occasione da non perdere, visto che le caratteristiche le ha tutte.
Ieri e oggi
Il Castello Galli, con il suo antico e austero ingresso - sormontato dallo stemma in cotto della famiglia - sorge di fianco alla Chiesa barocca di San Giacomo. L'edificio conserva il suo carattere medievale sulla facciata nord ed è immerso in un grande parco secolare, punto di forza dell'intero complesso: è stato in passato coinvolto in triste vicende di lasciti ed eredità e per molti anni è rimasto un luogo chiuso e sconosciuto ai loggesi. Da diversi anni però le cose sono cambiate: oggi il castello ha aperto le sue porte alla comunità, diventando location prestigiosa per eventi e cerimonie, accogliendo saltuariamente appuntamenti musicali e teatrali e soprattutto entrando a far parte del circuito turistico di Castelli Aperti.
E del Castello Galli di La Loggia, come di altre dimore antiche piemontesi, si parlerà molto probabilmente addirittura a Venezia. In occasione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, in programma dal 2 al 12 settembre, Assocastelli - che ha stipulato un accordo con la Film Commission Torino Piemonte - presenterà il nuovo portale - www.properset.com - per la promozione dell'utilizzo delle residenze storiche come set per il cinema o per la televisione.