rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Eventi San Secondo di Pinerolo

"Christo e Jeanne-Claude Projects", prorogata fino al 1° maggio la mostra al Castello di Miradolo

In esposizione disegni, collages, fotografie e video delle opere più famose della rivoluzionaria coppia

È stata prorogata fino al 1° maggio 2023 la mostra "Christo e Jeanne-Claude Projects" al Castello di Miradolo, dedicata alla coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d'arte e il suo processo di realizzazione. Inaugurata lo scorso 15 ottobre, l'esposizione, curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard e con la collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, presenta circa sessanta opere dell'artista Christo Vladimirov Javacheff, scomparso due anni fa, e della moglie, accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche. 

Le opere di Christo e Jeanne-Claude, tanto inedite, quanto ardite e monumentali, fecero sempre molta fatica a essere approvate e accettate. Nel 1966 il permesso per il progetto Wrapped Trees, concepito per il parco adiacente al Saint Louis Art Museum, in Missouri, fu negato. Nel 1969 gli artisti immaginarono il progetto Wrapped Trees, Project for Avenue des Champs- Élysées and the Rond Point des Champs-Élysée a Parigi, anch’esso mai realizzato. Il progetto Wrapped Trees per Riehen (Comune alle porte di Basilea) è stato infine completato nel 1998 ed è il risultato di 32 anni di sforzi e attese. Nel parco intorno alla Fondation Beyeler, 178 alberi, alti da 2 a 25 metri, sono stati avvolti con 23 chilometri di corda e con 55mila metri quadrati di tessuto in poliestere intrecciato.

Al 1968 risalgono i primi due edifici impacchettati: entrambi musei. Si tratta della Kunsthalle di Berna e del Museum of Contemporary Art di Chicago. Nello stesso anno, in occasione della quarta edizione di Documenta, la quinquennale esposizione internazionale che si svolge a Kassel, in Germania, Christo e Jeanne-Claude realizzano davanti al palazzo del Friedericianum, sede della mostra, 5.600 Cubicmeter Package, una gigantesca scultura gonfiabile alta circa 85 metri. 

Nel 1974 a Roma il critico Achille Bonito Oliva organizza la grande rassegna “Contemporanea” a cui partecipano tutti i maggiori artisti internazionali. Christo e Jeanne-Claude realizzano una delle loro opere urbane più straordinarie: The Wall-Wrapped Roman Wall, che vede una sezione di ben 250 metri delle Mura Aureliane interamente coperta da tessuto di polipropilene legato da corde in Dacron. 

Nel 1985, undici anni dopo, The Pont Neuf Wrapped segna un nuovo intervento urbano che ha come protagonista il più antico ponte di Parigi, la cui architettura – in costante evoluzione - ha rispecchiato per secoli il carattere trasformista della città. L'intervento di Christo e Jeanne-Claude conferisce al Pont Neuf una nuova dimensione scultorea, continuandone dunque la tradizione della metamorfosi architettonica, trasformandolo per 14 giorni in un’opera d’arte.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Christo e Jeanne-Claude Projects", prorogata fino al 1° maggio la mostra al Castello di Miradolo

TorinoToday è in caricamento