Al monastero di Casanova arriva la 'Campana delle Grazie'
Una campana per il Monastero Abbaziale di Casanova, che troverà collocazione definitiva nel suggestivo chiostro colonnato in quarzo rosa di Baveno. L’antica struttura cistercense risalente al 1150 d.C. sita nell’omonima frazione di Carmagnola (TO) il prossimo 9 giugno - durante la grande celebrazione eucaristica delle ore 15.30 per la Solennità di Pentecoste (sono attesi centinaia di fedeli da Piemonte, Liguria, Val d’Aosta e Lombardia) - riceverà un dono unico nel suo genere: un sacro bronzo realizzato artigianalmente – con fusione manuale a crogiolo, tecnica plurisecolare – dalla ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone, in Molise, dall’Anno Mille a oggi la prima e più antica fabbrica di campane e arte sacra al mondo, già sito dichiarato ‘Patrimonio dell’Umanità’ dell’Unesco.
Il pregiato manufatto, finemente decorato a mano - il cui studio complessivo è stato affidato all’Architetto Maurizio Chiocchetti (tra i più noti restauratori di plessi religiosi italiani) - ha un diametro di 39 cm, pesa 40 Kg e suona nota La Diesis, porta il nome di ‘Campana delle Grazie’ e reca fusi su di sé anche l’immagine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e l’Occhio di Dio, simbolo cristiano della Divina Provvidenza.
Autori del gesto di benemerenza, l’imprenditore piemontese Paolo Garrone, professionista stimato del settore turistico e il giornalista cattolico e campanologo Maurizio Scandurra.