"Camere da letto" di Alan Ayckbourn al Teatro Agnelli
Tre camere da letto. Un sabato sera. Tre coppie dal ménage tranquillo… forse. Nella camera tradizionale Ernest e Delia, la coppia matura: tranquilli, affettuosi, si preparano ad uscire per festeggiare l’anniversario del loro matrimonio, dal quale hanno avuto un figlio, Trevor. Nella camera colorata ed essenziale Megan e Kate, la neocoppia: giovani, giocosi, sportivi, innamorati, hanno organizzato una festa d’inaugurazione della loro nuova casa. Nella sfarzosa ’jungle room’ Nick e Jane, la coppia consolidata, ma un po’ annoiata: lui, nevrotico e iperattivo, è costretto a letto da un colpo della strega; lei, traboccante di lussureggiante femminilità, si prepara per andare alla festa degli amici Kate e Megan, sperando in cuor suo d’incontrare Trevor, il suo ex.
Tutto sarebbe quasi normale e quasi banale, se non irrompesse sulla scena come un uragano una quarta coppia, la coppia scoppiata: un egocentrico macho-tamarro e una piagnona paranoica. Sono Trevor e Susannah, che, avendo litigato per l’ennesima volta, si presentano alla festa di Megan e Kate separatamente. I due innescano un esilarante scompiglio – tra litigi, incomprensioni, battibecchi, gelosie, ritorni di fiamma, dubbi, sospetti… – che durerà per un’intera notte e coinvolgerà tutti i personaggi e le tre camere da letto, fino al finale tranquillo… forse.