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Aspettando Artissima, la città si prepara a confermarsi capitale dell'arte

La kermesse, in programma a novembre, in questa edizione 2015 presenterà numerose novità. All'Oval Lingotto saranno presenti oltre 200 espositori da ogni parte del mondo

Torino si prepara a diventare anche quest'anno capitale dell'arte contemporanea. All'Oval Lingotto si sta già lavorando infatti ad accogliere Artissima, la kermesse nata nel 1994 che nel tempo ha saputo costruire un'identità esclusiva e posizionarsi tra le più grandi fiere d'arti visive mondiali.

E quest'anno l'evento, in programma dal 6 all'8 novembre, raddoppia - rispetto al 2014 - il numero degli espositori: saranno in tutto 207 - tra proposte e sponsor - provenienti da 31 paesi diversi. Anche il livello qualitativo, in questa 22ma edizione, si alzerà notevolmente, grazie alle nuove iniziative e ai progetti sviluppati, all'interno della fiera stessa e in città, e alla vocazione altamente culturale che ne diventato ormai il tratto peculiare e distintivo.

In esposizione ad Artissima - affidata per il quarto anno consecutivo alla direzione artistica di Sarah Cosulich Canarutto - ci saranno oltre duemila opere distribuite in sei sezioni e fra le novità assolute, una riguarderà i premi attribuiti dalla fiera. Dai cinque delle edizioni passate, i riconoscimenti passeranno a sei: quest'anno si aggiungerà "Reda-Artissima", un premio che verrà assegnato a un giovane artista desidoroso di esplorare, con la sua ricerca, il linguaggio della fotografia. E saranno collezionisti italiani di primo piano ad affiancare critici e curatori in ogni giuria.

Fra le sei sezioni previste, spiccherà la "Main Section" con 133 gallerie fra le più consolidate nel panorama mondiale; "New Entries", riservata alle più giovani gallerie nel panorama internazionale, e "Back To The Future" dedicata quest'anno al decennio '75-'85.

Ma Artissima 2015 non si ferma qui. Anche la VIP Lounge che da anni accoglie gli ospiti nella balconata a picco sull’Oval è stata ripensata. Il tutto verrà rivisitato come un vero e proprio progetto "curatoriale", il primo nel suo genere a una fiera d’arte. La balconata verrà trasformata in un "Opium Den": un’esperienza estetica immersiva e sfarzosa, un saggio visivo d’artista, un racconto che intreccia suggestioni, collezioni, immagini e sguardi.

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