AreaArea, danza di Primavera e d'Autunno alla Reggia di Venaria
Il primo e l’ultimo appuntamento di Natura in Movimento, la rassegna di danza in programma alla Reggia di Venaria il 17 settembre, sono con la compagnia AreaArea che ha la sua residenza a Udine e presenta due pièce tratte dal loro spettacolo “Le quattro stagioni” nel suggestivo Patio dei Giardini. Alle ore 15:00 viene presentata la Primavera e in chiusura alle ore 17:30 sarà la volta dell’Autunno.
Nelle creazioni, il coreografo Roberto Cocconi ha guidato i due gruppi di artisti in un perpetuo andirivieni di concentrati d’energia, slanci improvvisi, urla silenziose, smarrimenti, perdite di senso ed impennate continue. Con spontaneità gli artisti faranno entrare il pubblico all’interno delle Quattro Stagioni di Vivaldi con coreografie di danza nelle quali si rinnova l’incanto di una composizione musicale sublime, con gli interpreti che si avventurano nel mondo dei sensi in una mescolanza espressiva aperta alla sorpresa del divenire.
"Primavera"
In Primavera l’assistenza alla coreografia è di Anna Savanelli ed i danzatori sono Gioia Martinelli, Irene Ferrara, Marco Pericoli, Nicol Soravito e Carolina Valentini. Nella pièce, giovani donne danzano nell’aria tersa quasi ninfe nel giardino delle Esperidi, rinascenti da mille notti di favole. Allacciate alla terra, coi piedi corrono gioiose incontro alla luna che quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti. La musica è la Primavera di Vivaldi nella versione riscritta da Max Richter e eseguita dal vivo da Federico Albanese.
"Autunno"
Alle ore 17:30 si conclude da dove si era partiti, nel Patio dei Giardini e AreaArea presentano la performance "Autunno". L'Autunno e? tempo di transizione, tempo per rivolgersi all’interno, passaggio tra ciò che e? visibile e ciò che e? invisibile. Le gioie dell’amore primaverile, la ricchezza vitale e feconda dell’estate lasciano posto all’indugio introspettivo in un malinconico declino verso la madre terra. E cosi? nella performance uno sparuto gruppetto di uomini tergiversa sui suoi passi, attardando il più possibile ogni piccola decisione, ponderando che la separazione tra gli opposti prima o poi si assottiglierà fino a scomparire. E tra il mesto girovagare e l’agonistico vigore, complice una stravagante consonanza, gioiscono e danzano allegramente sotto l’albero dei riti antichi.
L’assistenza alla coreografia è di Luca Zampar ed i danzatori sono lo stesso Luca Zampar insieme a Luca Campanella, Roberto Cocconi, Andrea Rizzo e Daniele Palmeri. La musica è l’Autunno di Vivaldi nella versione riscritta da Max Richter e eseguita dal vivo da Federico Albanese.