Tre anniversari per Borgo Vittoria: un mese di incontri e mostre
I 70 anni della Chiesa piccola della parrocchia San Giuseppe Cafasso, i 60 dell'omonima scuola paritaria, i 50 della presenza nel quartiere delle suore di Carità dell'Assunzione: sono i tre anniversari che saranno al centro di festeggiamenti a Borgo Vittoria, a Torino durante il mese di maggio.
Per l'occasione, per iniziativa del parroco, don Angelo Zucchi, sono stati organizzati quattro incontri culturali con testimonianze che documenteranno, ai giorni nostri, l'attualizzazione di alcuni aspetti propri del carisma di San Giuseppe Cafasso: l'attenzione alla dignità delle persone recluse, la formazione come luogo di un dialogo tra diverse identità, la capacità di integrazione e di accoglienza verso tutti, il desiderio di costruire un popolo che riscopra Dio, attraverso l'amore ai piccoli, ai malati e alle famiglie bisognose.
Il primo di questi aspetti, sotto il titolo "Liberi nelle catene", sarà il tema dell'incontro previsto per il 5 maggio, alle 21, in chiesa, con il salesiano don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile di Torino, e con Paolo Botti, dell'associazione Amici di Lazzaro.
Il secondo incontro, il 12 maggio, sempre alle 21, dal titolo "Identità e dialogo", avrà un ospite d'eccezione, Jawad Alamat, responsabile delle scuole cristiane della prelatura di Tunisi, frequentate da circa 5.600 allievi quasi tutti di nazionalità tunisina e di confessione musulmana. A seguire una testimonianza sui sessant'anni di vita della scuola Cafasso.
Il terzo incontro, il 19 maggio, alle 21, sarà dedicato al tema dell'accoglienza e dell'integrazione con due testimonianze: quella di Farhad Bitani, musulmano, che ha riscoperto la sua fede nell'incontro con amici cristiani, e quella della comunità ecumenica africana da dieci anni presente nella parrocchia dedicata al Cafasso.
L'ultimo incontro, incentrato sulla presenza delle suore della Carità dell'Assunzione, nel quartiere, si svolgerà il 26 maggio, sempre alle 21, con le testimonianze di Mariella Filiberti, responsabile della comunità delle "suorine" (come sono familiarmente conosciute) a Madrid, e di Donata Motta, responsabile della comunità di Torino.
Insieme a questi incontri, la parrocchia ha previsto l'allestimento di due mostre, una dal 2 all'11 maggio, realizzata dal centro culturale Pier Giorgio Frassati, che documenta la storia dei cosiddetti "santi sociali" torinesi che furono debitori della testimonianza e della formazione religiosa del Cafasso. L'altra, dal 21 al 28 maggio, dedicata alla storia delle suore della Carità dell'Assunzione. "Non siamo perfetti - sottolinea don Angelo Zucchi - ma possiamo vedere lontano perché siamo come nani sulle spalle di giganti, come dicevano i medievali: giganti del passato e giganti del presente".