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Eventi Centro / Via Montebello, 20

Le 5 mostre da non perdere a Torino in chiusura ad aprile

Nei musei e nei luoghi d'arte cittadini

L'arte nutre l’anima, è un balsamo per lo spirito, un toccasana per il benessere interiore. In questo periodo, Torino e dintorni offrono un panorama espositivo ricco e stimolante, con mostre che spaziano da epoche diverse ai più vari generi artistici.

Marzo volge al termine e aprile è alle porte, diverse esposizioni sono in chiusura e i prossimi saranno gli ultimi giorni per visitarle. A seguire una panoramica sulle mostre da non lasciarsi sfuggire 

  • I Macchiaioli  al Mastio della Cittadella (corso Galileo Ferraris, 0) fino al 1° aprile. Prodotta da Navigare srl, con il patrocinio di Regione Piemonte e di Città di Torino, con la collaborazione di AICS, l’esposizione riunisce circa 90 dipinti di 30 artisti prevalentemente italiani, con alcune opere di pittori francesi, provenienti tutte da collezioni private e da quella di Palazzo Foresti di Carpi. Opere pittoriche, prevalentemente a olio e acquerelli, poco conosciute e dalle piccole dimensioni che indagano nella storia della pittura macchiaiola.
  • “Hayez . L’officina del pittore romantico” alla Gam fino al 1° aprile. Il maestro del romanticismo italiano propone un viaggio alla scoperta della sua opera, tra arte, storia e politica. In esposizione oltre 100 lavori,  tra dipinti e disegni, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, tra cui spiccano alcuni capolavori custoditi alla GAM stessa, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore.
  • Il mondo di Tim Burton al Museo del Cinema (via Montebello 20), fino al 7 aprile. Da  Batman ad Alice in Wonderland, dal Mistero di Sleepy Hollow al Pianeta delle Scimmie, da La Fabbrica del Cioccolato a Dumbo fino a Wednesday la recente e originale serie tv che ha appassionato il grande pubblico, nella mostra viene fuori tutta la creatività di Burton, autore del 'Burtonesque", stile artistico tutto suo e particolare. Un vero e proprio viaggio, suddiviso in 9 aree tematiche fra 540 opere d'arte originali, nell'immaginazione irrequieta e nella sensibilità di Burton tra documenti preziosi, immagini, installazioni, video, pupazzi, costumi e bozzetti originali del regista.
  • Picasso. Rendez-vous a Palazzo Saluzzo di Paesana (via della Consolata 1 bis), fino al 7 aprile. Insieme al Museo d’Arte Pablo Picasso di Münster, questa è la seconda più grande collezione di arte grafica di Picasso esposta al mondo. Una mostra, curata da Jean Christophe Hubert e suddivisa in 12 sezioni - dagli esordi, alla ceramica fino alle muse e all'avversione per la guerra - organizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 50 anni dalla morte del Maestro, che si accompagna a un percorso fotografico curato da David Lawrence di Templar de Presse.
  • Form form SuperForm. Thomas Bayrle alla Pinacoteca Agnelli (via Nizza 230). La mostra personale di Thomas Bayrle (Berlino, 1937) è curata da di Sarah Cosulich e Saim Demircan e propone un percorso retrospettivo non lineare attraverso temi chiave della pratica di Bayrle come il consumismo, la produzione in serie, il potere, l'economia e la fede, in stretta connessione con la sede dell’ex fabbrica FIAT del Lingotto che ospita il progetto. Artista della generazione del dopoguerra in Germania, dagli anni Sessanta Thomas Bayrle osserva i processi di trasformazione della società evidenziando nelle sue opere il rapporto di interdipendenza tra azione individuale e collettività.

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