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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Zego non è un servizio di taxi abusivo: lo ribadisce il Giudice di Torino. Il servizio riparte dal 15 settembre

Accolti i primi ricorsi presentati da 2 utenti della community di carpooling urbano a cui la Polizia Municipale di Torino aveva contestato la violazione dell’art. 86 del codice della strada

3 mesi dopo le contestazioni, il Giudice di Pace di Torino ha accolto i primi 2 ricorsi presentati da due utenti dell’app di carpooling urbano Zego a cui a fine marzo la Polizia Municipale di Torino aveva contestato la violazione dell’articolo 86 del codice della strada (relativo al servizio di piazza con taxi), sospendendo la patente e sequestrando l’auto. Il Giudice di Pace ha disposto l’annullamento dei verbali e nei fatti ribadito che chi offre un passaggio utilizzando l’applicazione Zego "non effettua un servizio di taxi abusivo".

Questa decisione conferma quanto da sempre sostenuto dai fondatori di Zego e si conforma al parere espresso in merito, ormai 2 anni fa, dal Consiglio di Stato e recepito dal Ministero dell’Interno. Una vittoria per tutti i cittadini: “Crediamo che la decisione del Giudice sia una vittoria per tutti i cittadini, non solo per chi ha già usato la nostra applicazione. Zego propone infatti un’alternativa per gli spostamenti urbani, comoda, accessibile e sostenibile. Durante gli ultimi 3 mesi, convinti di aver sempre agito nel rispetto delle regole, abbiamo cercato il dialogo con il Comune di Torino. Adesso ci auguriamo che l’esito dei ricorsi acceleri questo dialogo e che il Comune, dopo aver ascoltato nei mesi scorsi solo la voce delle associazioni dei tassisti, abbia anche voglia di approfondire meglio un modello innovativo di mobilità urbana che, a costo zero, fa bene a tutti i cittadini, al traffico e all'aria che respiriamo”, commenta il socio fondatore della società, Davide Ghezzi.

“Le leggi che in Italia regolano il trasporto urbano sono inadeguate a ricomprendere anche le nuove opportunità di spostamento che stanno emergendo”. Zego è una realtà 100% italiana, attiva a Milano e Torino dal 2015, che ha aggregato fino ad oggi una community di 60.000 utenti, gestendo 25.000 richieste di passaggi al mese.

A seguito delle contestazioni rivolte ad alcuni dei propri utenti ed in mancanza di spiegazioni, da parte della Polizia Municipale, sulle motivazioni delle contestazioni stesse, la società che gestisce Zego aveva deciso di autosospendere il servizio per tutelare i propri utenti. Con la decisione del Giudice, la società ha comunicato la riapertura del servizio a settembre. “Zego è complementare al trasporto pubblico: integra e moltiplica l’offerta di mobilità urbana facendo leva su un utilizzo efficiente delle auto private che circolano ogni giorno nelle nostre città”, sottolinea ancora Davide Ghezzi.

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