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Zara, 21 magazzinieri rischiano il posto di lavoro: "Licenziati dopo 10 anni di sfruttamento e precariato"

Si occupavano della logistica negli stabilimenti di Torino, ma un cambio appalto ha stravolto tutto

Scade domani il contratto di lavoro di 21 magazzinieri che da circa dieci anni lavorano per i negozi torinesi di Zara. Si tratta di cittadini di origine pakistana che a causa di un cambio di appalto adesso vedono il proprio reddito messo in discussione. 

A denunciare la questione sono stati gli stessi lavoratori che ieri, mercoledì 14 luglio, hanno manifestato in via Roma davanti a uno dei negozi del marchio di abbigliamento e moda. La Fit Cisl in data 12 luglio ha dichiarato lo stato di agitazione alq uale i lavoratori hanno aderito. In sostanza la ditta che aveva in appalto il servizio di logistica per i magazzini torinesi di Zara - la ASHEL Group - ha perso l'appalto e subentrerà una nuova società. 

Attualmente i magazzini sono in via San Quintino e in via Gramsci a Torino, ma a causa del cambio di appalto il servizio sarà spostato - si legge in un documento della Cisl - in un'altra unità produttiva. "Da 20 giorni ci hanno comunicato che dobbiamo prestare il nostro lavoro per una nuova azienda che ci vuole trasferire a circa cinquanta chilometri dal nostro luogo di lavoro senza la certezza di una prospettiva di un futuro di lavoro", scrivono i lavoratori in un volantino che hanno distribuito ai clienti del negozio di via Roma.

"Abbiamo solo chiesto rispetto per l’impegno profuso in questi dieci anni, trascorsi a lavorare per il gruppo Zara accettando anche condizioni di sfruttamento e di lavoro precario in quanto sbattuti da un’azienda ad un'altra senza alcuna considerazione di noi come persone, con orari di lavoro massacranti per non dire disumani", continuano i lavoratori. 

La nuova ditta che gestirà l'appalto al momento non avrebbe dato garanzie ai lavoratori di essere mantenuti in seervizio e domani, il 15 luglio scade il contratto di lavoro: "Il 15 luglio scade il contratto di lavoro con la nostra Azienda, e pertanto saremo tutti licenziati senza scrupolo, per gentile mandato di chi abbiamo dedicato una buona parte della nostra vita lavorativa e cioè Zara", concludono in modo amaro i lavoratori. 

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