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Nessuna offerta per Tmr e Amiat, si passa alla seconda fase di vendita

"L'obiettivo della Città - ha detto il sindaco Fassino in Sala Rosa - è quello di portare a termine le dismissioni entro il 31 dicembre ottenendone i maggiori ricavi possibili"

Nessuno si è fatto avanti per l'acquisizione delle quote comunali di Tmr - la società che ha costruito e che gestirà il termovalorizzatore del Gerbido - e Amiat - la società che gestise il servizio di igiene ambientale, raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati -. Il Comune di Torino era disposto a cedere rispettivamente l'80% e il 49% delle due aziende, ma non sono arrivate offerte. A comunicarlo è stato il sindaco Piero Fassino nella seduta del Consiglio comunale.

In mancanza di offerte di passerà ad una seconda fase. La Città di Torino invierà una lettera per invitare i soggetti pre-qualificati alla gara ad avanzare entro il 29 novembre 2012 offerte in variazione della base d’asta, "nei giorni successivi le offerte saranno esaminate e la più congrua aggiudicata".

Nella prima fase la base d'asta era di 140 milioni di euro per Tmr e di 32 milioni di euro per Amiat. Il bando di gara data 6 agosto 2012 e già il 18 settembre era stata operata la pre-qualificazione dei soggetti che avevano dimostrato di avere titoli. Ad essi era stato rivolto l’invito ad avanzare un’offerta entro oggi, e a loro sarà rivolto anche l'invito per la seconda fase.

"L'obiettivo della Città - ha detto il sindaco Fassino in Sala Rosa - è quello di portare a termine le dismissioni entro il 31 dicembre ottenendone i maggiori ricavi possibili. Quest'operazione è nata con un duplice scopo: rientrare nel patto di stabilità e incidere nell'esposizione a breve del debito per ridurlo".

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