Turismo 2020, Torino per colpa del covid ha perso 2,4 milioni di presenze

E' quasi catastrofe per il comparto turistico torinese. La pandemia, i lockdown e le restrizioni anti-covid hanno privato il capoluogo piemontese di 2,4 milioni di presenze turistiche (- 70%) determinando, per la sola recezione turistico-ricettiva, una perdita di 280 milioni di euro. Lo rivela il consuntivo 2020 stilato da Federalberghi Torino.

Aprile 2020 il mese più nero

I dati rivelano come l’unica finestra positiva in un anno senza precedenti sia rappresentata dal mese di gennaio, quando ancora il covid-19 sembrava una minaccia lontana, e dalle prime settimane di febbraio. A partire dal 20 febbraio e dalla registrazione dei primi focolai epidemici in Italia sono cresciute esponenzialmente le cancellazioni per le prenotazioni dei mesi successivi. Il mese più nero è stato aprile, in pieno lockdown, quando il tasso di occupazione è stato dell’1%. La timida ripresa estiva e i bonus vacanze non sono bastati a tamponare le perdite, con una percentuale di occupazione che non è mai salita oltre il 35%.

Le casse delle imprese hanno bisogno di 'ossigeno'

Federalberghi Torino torna a chiedere un immediato intervento dell’amministrazione torinese sui tributi locali per tutto il 2021 al fine di garantire ossigeno alle casse delle imprese turistico-ricettive, in attesa che la campagna vaccinale e la flessione della curva epidemiologica consentano una reale ripartenza.

"Purtroppo sono dati che non ci sorprendono, confermano sostanzialmente le previsioni fatte nei mesi scorsi e certamente dipingono un quadro molto allarmante. Le nostre strutture sono ormai allo stremo e non si riesce a fissare un orizzonte temporale per una ripartenza seppur parziale – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – i ristori finora erogati, anche a fronte del perdurare delle restrizioni agli spostamenti, non sono più sufficienti chiediamo quindi di intervenire immediatamente azzerando i tributi locali".