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Val Susa, 1.000 nuovi posti di lavoro al cantiere del TAV: la Regione parte con la formazione

Siglato un accordo che si chiama 'Una rete per la Valle di Susa'

Dal 2023 fino alla fine dei lavori di realizzazione del TAV Torino-Lione, in Piemonte verranno creati circa 1.000 posti di lavoro. È la stima che è stata fatta dalla Regione Piemonte che ieri - venerdì 22 luglio - ha approvato l'accordo 'Una rete per la Valle di Susa' con Agenzia Piemonte Lavoro e Telt. 

L'obiettivo dell'accordo è quello di intercettare le necessità che hanno le imprese impegnate nella realizzazione dell'opera e fornire ai lavoratori percorsi formativi che siano utili a farli entrare in quel mercato del lavoro. Si stima che per il 60% servirà manodopera impiegata nello scavo meccanizzato e nella logistica interna (minatori, addetti alla fresa, elettricisti), per il 20% figure della logistica esterna (autotrasportatori, addetti agli approvvigionamenti), e per il restante 20% quadri, impiegati e personale tecnico. 

"Siamo entrati in una fase, per nulla scontata", hanno sottolineato gli assessori Marco Gabusi ed Elena Chiorino, "in cui la realizzazione della Torino-Lione vede finalmente avanzare anche la tratta nazionale italiana. È una fase cruciale sia perché vediamo crescere un’infrastruttura strategica in grado di rendere il Piemonte il cuore pulsante della logistica europea, sia perché possiamo veramente accompagnare il territorio creando opportunità importanti di ricadute in Valle".

"Fondamentale", rimarca Gabusi, "è considerare parte integrante della Torino Lione i lavori relativi al nodo di Torino, senza il quale l'opera non può esprimere a pieno tutti i benefici che porta con sé per i territori dalla Valle in giù". 

"L'assessorato al lavoro e alla formazione professionale della Regione Piemonte", ha spiegato Elena Chiorino, "metterà al servizio della rete per la Valle di Susa tutti gli strumenti 'di nuova generazione' che ha sviluppato e sostenuto in questi anni, dall’apprendistato duale al nuovo sistema della formazione professionale e alle innovative Academy di filiera, oltre ai percorsi di alta formazione specialistica degli istituti ITS. L’iniziativa è rivolta non solo ai giovani che si stanno formando, ma anche alle persone in cerca di lavoro perché disoccupate o da ricollocare".

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