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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Tagli alle borse di studio, Aquilina: "Ne perderà tutta la città"

Due milioni di fondi in meno stanziati nel prossimo anno accademico dalla giunta Cota alle università torinesi. Aquilina: "E' una vergogna per gli studenti e un danno per tutta la città"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

"La probabile decisione della giunta Cota di tagliare i fondi destinati alle università - spiega Vincenzo Aquilina, rappresentante regionale del Movimento Studentesco di Centro Destra ( al cui interno convergono studenti di F.I e Nuovo Centrodestra) - è  una decisione inaccettabile che va a discapito non solo del diritto allo studio ma anche di tutta l'economia cittadina. La previsione di Bilancio fatta dalla giunta Cota di stanziare per l'anno accademico 2014-15 8 milioni per le borse di studio, quindi due milioni in meno rispoetto all'anno academico attuale- spiega Aquilina - non soddisferà nemmeno il 50 % degli aventi diritto che ne fanno domanda. Tutto ciò senza pensare che questa scelta potrebbe ricadere su tutto il comparto economico della città. Torino è ad oggi la capitale dell'università: la scelta della giunta regionale di tagliare i fondi automaticamente potrebbe disincentivare le future matricole ad iscriversi a Torino con un conseguente crollo del numero di affitti, diminuzione delle strutture e dei servizi sorti per venire incontro alle esigenze degli studenti, creando in questi anni anche numerosi posti di lavoro".

"Una scelta - commenta Aquilina - che come unione studentesca di Centrodestra non comprendiamo e faremo di tutto affinchè non venga approvata. Con la giunta Cota l'istruzione nella città di Torino sta rischiando di passare da eccellente a scarsa. Siamo daccordo - continua il rappesentante del movimento studentesco - con quanto affermato ai media dal rettore del Politecnico: "La scelta paventata  dalla Giunta Cota se fosse messa in pratica decreterebbe una minor competività dell'ateneo torinese". Non possiamo restare a guardare".
 
Il minor numero di  fondi stanziati all'università prevede inesorabilmente anche un  ridimensionamento dei fondi anche agli studenti che chiedono il contributo per problemi economici. "E un povvedimento che indigna - dichiara Aquilina - la Regione viene così meno al dovere di garantire il diritto allo studio a tutti. Il diritto allo studio - sottolinea - con la giunta Cota a Torino sta perdendo il suo significato. Negli ultimi anni poi è vergognosamente cresciuta anche la media matematica untile affinchè uno studente possa mantenere la borsa di studio: si richiede - precisa - in alcune facoltà, come Matematica, una media dei voti degli esami sostenuti del 29: una cosa davvero impensabile e impossibile da sostenere".

Ma non solo: il movimento studentesco di centrodestra nella mal gestione del comparto "Università" da parte dell'amministrazione Cota rivendica anche la poca o addirittura mancante manutenzione delle strutture abbandonate (ex collegi ad esempio) che, o chiuse per inagibilità o non adeguatamente mantenute agibili, non garantiscono agli studenti fuori sede di essere ospitati a costi agevolati e anzi costringono gli stessi a trovare alloggi in case con affitti improponibili. "Una situazione indecorosa  - chiosa - per la quale il nostro movimento studentesco cercherà di battersi affinchè Torino possa tornare ad essere la Città per gli studenti, la Città della cultura universitaria".

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