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Economia Mirafiori Nord / Corso Enrico Tazzoli

Stellantis, la Fiom vuole un progetto per Torino: "Nuovi modelli e una fabbrica per il riciclo delle auto"

Annunciato un nuovo incontro delle istituzioni con i vertici aziendali, ma non basta

"Bene gli incontri, ma quel che ci vuole è un progetto preciso per Mirafiori". A sostenerlo è Edi Lazzi, segretario torinese della Fiom, e lo dice il giorno dopo l'annuncio dell'ennesimo incontro tra i vertici di Stellantis e le istituzioni torinesi. Alberto Cirio e Stefano Lo Russo ieri pomeriggio, martedì 12 luglio, hanno appuntato due nuove date sulle loro agende: il 29 luglio incontreranno i vertici italiani del gruppo e il prossimo 20 settembre incontreranno Carlos Tavares, l'amministratore delegato del gruppo. 

"Non ci aspettiamo chissà cosa dall'incontro di luglio", spiega Edi Lazzi, "Quel che conterà invece sarà l'appuntamento di settembre con Tavares". Sì, perché quel che interessa comprendere è il futuro che viene immaginato per lo stabilimento di Mirafiori che, al momento, sembra al centro di un importante percorso di alleggerimento del personale. Nell'ultimo anno sono infatti circa 3.000 i dipendenti torinesi che sono stati accompagnati con incentivi verso l'esodo. 

"Le uscite incentivate fanno parte di tutto il complesso. Bisognerebbe occuparsi di come assumere e far entrare le persone dentro l'azienda. Se ci fosse un progetto, andrebbero anche bene le uscite incentivate", continua Lazzi, "Noi siamo critici perché stanno solo svuotando lo stabilimento. Dovrebbero sì mandare in pensione e pre pensionamento i lavoratori, ma poi dovrebbero avere un progetto di assunzione dei giovani". 

Un progetto che però secondo il sindacalista non può prescindere da due presupposti: "Il piano va avanti, ma non è sufficiente. Dobbiamo puntare ad avere qualche produzione in più a Torino, quindi qualche modello da assemblare, e poi ci vuole un progetto preciso sulle aree di Mirafiori", conclude Lazzi, "Io insisto che si dovrebbe fare una fabbrica per lo smontaggio delle auto per il riciclico dei materiali e delle batterie. Sono due anni che lo diciamo. Dobbiamo fare proposte fattibili e questa dello smontaggio lo è. A Cirio e Lo Russo continueremo a dire questo". 
 

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