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Economia Mirafiori Sud / Corso Luigi Settembrini

Stellantis, doccia fredda su Mirafiori: nuova cassa integrazione per 2.200 lavoratori

Il periodo di cassa integrazione partirà lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio compreso

Ancora cassa integrazione a Mirafiori. È quanto Stellantis ha annunciato questa mattina - martedì 16 aprile 2024 - alle organizzazioni sindacali. Lo stop riguarderà i lavoratori coinvolti della produzione della 500Bev e della Maserati. In totale i lavoratori coinvolti sono 2.200. Il periodo di cassa integrazione partirà lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio compreso. Tutto questo arriva dopo la già dichiarata cassa integrazione che interessa i lavoratori della 500Bev e il contratto di solidarietà già in atto fino a dicembre per i lavoratori interessati sulla linea produttiva della Maserati.

"Questa nuova doccia fredda per tutti i lavoratori del sito produttivo di Mirafiori, dimostra come la nostra manifestazione unitaria di venerdì 12 aprile fosse un reale grido d’allarme e non un allarmismo", commenta Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal, "Purtroppo, Mirafiori verte in una situazione di stallo costante e di incertezza che sempre di più colpisce tutti i lavoratori. Serve subito, senza più prendere tempo con annunci che rimangono vaghi e nell’etere, un nuovo modello per salvare il sito. Come già affermato, deve essere allocata immediatamente all’interno di Mirafiori l’intera gamma della 500". 

"L'annuncio di oggi evidenzia quanto denunciamo da tempo: serve un nuovo modello per Mirafiori, altrimenti il futuro dello stabilimento sarà segnato", dichiara Luigi Paone, segretario generale UILM Torino, "Da Tavares e dal Governo ci aspettiamo risposte concrete. L'azienda nel complesso ha confermato le missioni produttive già assegnate a Mirafiori, ma non parla di nuovi modelli, che per noi sono di vitale importanza per la sopravvivenza stessa dello stabilimento".

"Questa ennesima richiesta di cassa dimostra fattivamente che abbiamo ragione come sindacati a richiedere nuovi modelli da produrre e che senza di essi l’unica cosa certa è il continuo utilizzo degli ammortizzatori sociali. Purtroppo Tavares l’altro giorno non ha detto nulla sulle nuove produzioni", spiegano Edi Lazzi segretario generale della FIOM-CGIL di Torino e Gianni Mannori responsabile di Mirafiori per la Fiom, "Ecco perché è necessario aprire una vera trattativa a palazzo Chigi con il governo, Stellantis e i sindacati che metta al centro Mirafiori, ma che parli anche degli altri stabilimenti italiani, pena la perdita dell’auto nel nostro Paese".

"La tendenza negativa delle produzioni torinesi di Stellantis non cessa. Altre due settimane di cassa integrazione si aggiungono alle precedenti. Questo è proprio il presupposto dello sciopero che ci ha portato in piazza lo scorso venerdì. L'azienda attende gli incentivi, non ancora disponibili, come la panacea a tutti i mali ma non è così in quanto, così come rivendichiamo da tempo, sono necessarie soluzioni industriali che si affianchino alle attuali produzioni. L'azienda lavori sull'anticipo delle produzioni Maserati e sull'assegnazione di produzioni ibride che garantiscano maggiori segmenti di mercato", è il commento di Rocco Cutrí, segretario generale FIM-CISL Torino. 

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