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Economia Mirafiori Sud / Corso Luigi Settembrini

Stellantis, il sistema di cui non si capisce nulla: tra perplessità e silenzi imbarazzati

In Comune i sindacati sono stati in audizione con i consiglieri comunali e gli assessori, ma è apparso chiaro che si naviga a vista, a tentoni e senza una visione complessiva chiara

La sensazione è che nonostante gli annunci nessuno stia veramente capendo quali siano le reali intenzioni di Stellantis per Torino. Gli unici a saperne probabilmente qualcosa in più sono il sindaco, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione, Alberto Cirio, ma entrambi mantengono il riserbo sui progetti che l’azienda ha rivelato loro. 

Un riserbo che per qualcuno sta cominciando diventare fuori luogo. A sollevare la questione il primo è stato Andrea Russi del Movimento 5 Stelle, a ruota la consigliera regionale di Liberi Uguali Verdi, Silvana Accossato, che ha ripreso un’inchiesta nella trasmissione televisiva Report. Le stesse perplessità che oggi - mercoledì 5 luglio - sono state ribadite durante un’audizione con i sindacati che si è tenuta in Comune. 

In primis Andrea Russi del Movimento 5 Stelle che ha già chiesto al Comune di Torino il testo del protocollo sia con un question time in Sala Rossa, sia con un accesso agli atti, ma in entrambe i casi gli è stato negato: "Credo che un consigliere comunale non possa non avere accesso ad un atto così importante per la nostra città, tra l'altro firmato da città e regione, dunque ho chiesto formalmente al segretario generale del comune di esprimersi, e se necessario chiederò al Prefetto come mai mi viene negato un documento ufficiale. Sono decine gli atti a cui accedo per cui esiste il vincolo di riservatezza, che non mi impedisce però di visionarli", spiega il consigliere comunale.

Domenico Garcea di Forza Italia invece ha citato gli incontri che ci sarebbero stati in Comune tra il primo cittadino e i vertici dell'azienda, ma dei quali non è mai stato rivelato il contenuto: "Si vengano a dire le cose come stanno. Bisogna concretizzare perché altrimenti è un continuo confrontarsi, ma non ne esce nulla di buono". 

Meglio fare che disfare

"Sempre meglio sentir dire che Stellantis ha intenzione di fare, piuttosto che sentire dire che ha intenzione di disfare", è il laconico commento di Edi Lazzi, segretario della Fiom di Torino, in seguito all'annuncio del grEEn-campus. Un commento però al quale segue un coro unanime da parte di tutti i sindacati presenti ovvero, oltre la Fiom, la Uilm Torino con Luigi Paone e la Fim Torino con Rocco Cutrì: gli annunci non restino tali. 

Sì, perché per le associazioni di categoria sono anni che si assiste a un'infusione di ottimismo da parte di Stellantis: "Hanno bisogno di spargere ottimismo. Il sistema Torino però li deve incalzare, perché se no siamo alle dichiarazioni di intenti che faticano a realizzarsi. Un anno fa dissero che Mirafiori sarebbe diventato il centro per il riciclo delle autovetture, ma non è successo nulla". Stessa sorte per il momento hanno fatto gli altri progetti annunciati come, citano, il battery hub e il giardino pensile. 

E il grEEn-campus? In questo caso i dubbi sono tre: il primo è legato ai 10.000 colletti bianchi che dovranno lavorare là dentro, il secondo è legato al tipo di progettazione che dovranno fare in quel contesto e il terzo è legato ai livelli di produzione dei veicoli che in futuro Stellantis assicurerà per Mirafiori. 

"Non abbiamo capito da dove nasca il numero 10.000: gli impiegati di Mirafiori sono 6.000, ne mancano 4.000 ma non sono state annunciate assunzioni. 10.000 lavoratori non ci sono neppure in tutta Italia, che in questo numero non siano compresi gli addetti alle produzioni?". 

Una cabina di regia

C'è bisogno di chiarezza e in qualche modo a tentare di farla sono Gianna Pentenero, assessora al Lavoro del Comune di Torino, e Paolo Mazzoleni, assessore all'Urbanistica. 

La prima risponde a un'esigenza dei sindacati proponendo l'istituzione di una cabina di regia: "Stiamo definendo un contenitore, una cabina di regia dentro la quale mettere tutti i soggetti che possono contribuire sulla definizione dell'automotive in una definizione complessiva e locale. I messaggi lanciati da città vanno letti e analizzati. Colti con una prospettiva costruttiva, non abbiamo altra possibilità. Dobbiamo dare il nostro contributo per fare si che ci sia un monitoraggio costante". 

Il tema è: all'interno della cabina di regia il sindaco farà chiarezza su quali sono i piani per Torino che l'azienda ha condiviso con lui? 

Paolo Mazzoleni invece ha spiegato quale è il lavoro che il Comune sta facendo dal punto di vista urbanistico per il complesso di Mirafiori che cuba 3.000.000 di metri quadrati: "Ci siamo resi disponibili con Stellantis per tutte le operazioni di manutenzione urbanistica perché loro possano continuare il lavoro in termini di produzione", ha spiegato, "Non è prevista alcuna mutazione d'uso sull'uso di Mirafiori rispetto a quelli previsti oggi". 

Che in termini pratici vuol dire che la città immagina ancora che in corso Settembrini si producano automobili. 

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