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Economia

La crisi e le spese condominiali: 1 su 7 grava sugli altri condomini

A causa della crisi aumenta il numero dei torinesi che non pagano le spese condominali. In caso di morosità, cosa sempre più frequente a causa della crisi economica, pagano gli altri condomini

Un piemontese su sette non riesce a pagare le spese condominiali. Per colpa della crisi tutte le spesucce riguardanti l'ascensore, la pulizia delle scale e dei pianerottoli, l'amministrazione ed il giardino vengono declassate in fondo alla lista: solo se avanza qualcosa, infatti, vengono saldate.

A dare questa notizia, Stampa.it che, citando i dati dell'ufficio studi Confabitare, dichiara che l'aumento dei morosi sulle spese condominiali è salito addirittura del 31, 8% rispetto all'anno scorso e stiamo parlando di circa 775 mila persone, l'85% dei torinesi residenti, sempre più propensi (o costretti) a vivere in condominio. Nella classifica italiana, siamo addirittura al quarto posto, subito dopo Bologna, Roma e Napoli. 

Un fenomeno, quello della morosità nelle spese condominiali, che colpisce un po' tutti: "Nei nostri uffici - afferma Cristina Barbieri, presidente regionale di Confabitare -  con sempre maggior frequenza, si presentano persone che fino a qualche anno fa non avremmo immaginato: artigiani, commercianti, impiegati".

La novità, tuttavia, arriva dal decreto legge approvato lo scorso giugno, il quale stabilisce per il l'amministratore l'obbligo, in caso di morosità, di chiedere il decreto ingiuntivo entro sei mesi dalla chiusura della propria gestione. Se il debito permane, dovranno essere gli altri condomini a coprirlo, magari creando un fondo apposito di cui usufruire.

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