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Sede Fiat in USA? Lingotto: "Nessuna novità". Chiamparino: "La Reuters non è il Vangelo"

Un articolo della Reuters crea scompiglio venerdì mattina, tante reazioni dal mondo politico e sindacale. Ma sul trasferimento della sede legale negli USA non ci sono novità

Sede della Fiat all'estero, negli USA? Le voci che si sono diffuse nella giornata di venerdì non trovano conferme. La Fiat replica seccamente a un report dell'agenzia di stampa Reuters che ventilava il trasferimento: "Sulla sede del gruppo nulla è cambiato rispetto a febbraio". Già, perchè è da mesi che ciclicamente torna in auge la polemica sulla scelta della sede legale della società che nascerà dalla fusione tra Fiat e Chrysler.

La Reuters era entrata nel dettaglio: "La scelta dipenderà dal luogo in cui è più conveniente pagare le tasse", citando anche il pensiero di un collaboratore di Sergio Marchionne, rigorosamente anonimo: "Se in Italia pago il 70 per cento di tasse e negli Usa il 30 per cento non è difficile immaginare dove andrò". Un eventuale trasferimento all'estero avrebbe del paradossale:  una società salvata dal fallimento (la Chrysler) assorbe il suo salvatore (la Fiat).

Per Torino (ma anche per tutta l'Italia) la Fiat è molto più di una semplice azienda. E le reazioni dei sindacati sulle nuove indiscrezioni arrivano a stretto giro di posta. La Cgil e la Fiom chiedono al governo "di farsi dire da Fiat nel dettaglio il piano industriale, e come intende fare e portare avanti gli investimenti annunciati". "È scontato che, dopo la fusione con Chrysler, Fiat possa decidere di aprire una sede negli Usa, l'importante è che la testa resti in Italia", dice Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, mentre per il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, ciò che conta "è che l'azienda torinese continui ad investire in Italia".

Dal mondo politico una raffica di dichiarazioni fino alla tarda serata di venerdì. Stefano Fassina, responsabile economico del Pd e il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, invitano il governo a non restare passivo e a chiarire il ruolo della Fiat nel Paese. "Non è vero che la Fiat si sta internazionalizzando e americanizzando, è la Chrysler che, inglobando la Fiat, sta iniziando ad europeizzarsi", afferma il leader di Sel, Nichi Vendola.

Chiude il discorso il sindaco uscente di Torino Sergio Chiamparino: "Dalla Fiat non ho avuto alcun segnale, la Reuters non è il Vangelo".

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