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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Scuola: varato dalla Regione il piano triennale di istruzione

Cambiano i limiti della dichiarazione Isee ed è stato avviato un monitoraggio per verificare le ricadute reali del Piano. A causa dell’incertezza di bilancio non sono indicate ancora le risorse economica

Nell'ultima seduta del 2011 del Consiglio regionale, è stato approvato il piano triennale per l'istruzione. Il piano - dal 2012 al 2014 - traccia le priorità e le linee di sviluppo delle azioni in materia di diritto allo studio, dei progetti rivolti alla qualità dell'offerta, degli interventi di edilizia scolastica e di altri fattori. "Cambiano - ha spiegato l'assessore Alberto Cirio - i limiti della dichiarazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente - ndr) necessari per accedere ai contributi per gli assegni. E' stata introdotta una nuova fascia fino a 10 mila euro di reddito - per le borse di studio e gli assegni di frequenza per scuole paritarie e statali - e ne è stata istituita una massima fino a 40 mila euro. All'interno della Conferenza per il diritto allo studio è stato avviato il monitoraggio per verificare le ricadute reali del piano".

Le risorse necessarie non sono state indicate a causa delle incertezze di bilancio, e questo ha provocato le critiche delle opposizioni: "E' una legge vuota", ha detto Eleonora Artesio (Fds), mentre Gianna Pentenero, del Pd, ha parlato di "presa in giro perché il provvedimento indica le tante cose da fare ma i soldi per farle". Cirio ha comunque annunciato che "c'é un accordo per intervenire entro la fine di gennaio non appena avremo la certezza dei fondi disponibili". "E' sconcertante - ha affermato Pentenero - il modo in cui la giunta, da un lato, alza il tetto Isee per i fruitori, aumentando la platea dei piemontesi che avrebbero diritto al contributo per le spese scolastiche, ma non definisce le risorse necessarie; dall'altro, taglia i fondi alla direzione competente: 86 milioni in meno rispetto a quello che era stato speso nel 2011. E' ora di smettere con l'abitudine di promettere mari e monti e poi non mantenere le promesse sulla base dei gravissimi problemi finanziari dell'ente".

Diversamente dall'opposizione, Giampiero Leo del Pdl ha espresso "grande soddisfazione". "Il piano - dice - fornisce al sistema scolastico piemontese un'impostazione equilibrata e in tempi adeguatamente congruenti". Leo osserva che vengono riproposti interventi "già previsti nel piano precedente, che aveva portato a termine l'assessore Pentenero (con la vecchia giunta di centrosinistra - ndr) e che avevamo sempre valutato in maniera positiva". Il consigliere del Pdl sottolinea che viene inserita una fascia da 0 a 10 mila euro di persone che avranno la possibilità di ottenere maggiori contributi e di "affrontare liberamente la scelta formativa tra scuola statale e prioritaria. Un importantissimo segnale di sostegno alle famiglie più deboli". (Ansa)

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