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Economia

Dal 5 gennaio saldi, ma il portafoglio è sempre più vuoto

A Torino il giro d'affari, nel periodo dei saldi, sarà di quasi 120 milioni di euro, con un netto calo rispetto allo scorso anno di ben 16 milioni. Crisi per l'abbigliamento e le calzature sportive

La crisi è reale e quest'anno anche durante i saldi gli acquisti saranno ridimensionati. Il giro d'affari che ruoterà intorno al periodo di sconti a Torino sarà di circa 120 milioni di euro, 16 milioni in meno rispetto al 2011, e ogni famiglia spenderà trecento euro a fronte dei 340 dello scorso anno, una cifra comunque decisamente inferiore rispetto a quella calcolata da Confcommercio (403 euro) su scala nazionale. Sono le stime delle categorie dell'abbiglimento aderenti all'Ascom, che parla, tra l'altro, di un "Natale decisamente da dimenticare".

"Nel complesso - spiega il presidente del sindacato, Francesco Cena - si può calcolare che il settore moda chiuda il 2011 registrando un crollo che oscilla dal -4% al -8%. I settori più colpiti sono stati quelli delle calzature e dell'abbigliamento sportivo".

In Piemonte i saldi cominciano il 5 gennaio e si concludono il primo marzo. "Di buono - dice Cena - c'é che nei nostri giace ancora molta merce 'fresca' di moda e di ottima qualità. Gli sconti potranno arrivare fino al 30%, per poi passare, dopo le prime settimane, al 40-50%. Non mancheranno dunque le possibilità di fare buoni affari". La data del 5 gennaio viene accolta con favore da Maria Luisa Coppa, presidente dell'Ascom torinese, che tuttavia sottolinea "la necessità di un'azione politica che, a livello nazionale, non può più prescindere dall'obiettivo conclamato della crescita per ridare spinta ai consumi e fiducia ai mercati". (Ansa)
 

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