Gerbaudo: "Cooperative piemontesi stremate dai ritardi nei pagamenti"
Giovenale Gerbaudo, presidente di Confcooperative Piemonte: "Fino a ora abbiamo retto, ma ci sono crediti non recuperati che per molti pesano fino al 60 per cento del fatturato"
I ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione ma anche dei privati fanno sì che la situazione delle cooperative rischi di precipitare. L'allarme è lanciato da Giovenale Gerbaudo, presidente di Confcooperative Piemonte, associazione che rappresenta 1.166 imprese cooperative che impiegano circa 31.500 persone e generano un fatturato di circa 10 miliardi di euro.
"Le nostre imprese - sottolinea Gerbaudo - hanno retto l'impatto della crisi, mantenendo fatturato e occupati. Ma ora sono stremate dal continuo ricorso alle risorse proprie o all'indebitamento pur di riuscire a pagare gli stipendi dei soci. Ci sono crediti non recuperati che per molti pesano fino al 60 per cento del fatturato. E ciò riguarda soprattutto i settori delle cooperative di lavoro e di servizi sociali e assistenziali".
Il pubblico, infatti, ha tempi medi di pagamento di un anno, un anno e mezzo, il settore privato di 6 mesi. Un'opportunità per invertire la rotta potrà arrivare dalla direttiva comunitaria recepita dal Governo che impone, dal 1 gennaio 2013, tempi di pagamento delle forniture di beni e servizi entro 30 giorni, derogabili a 60 giorni per il settore pubblico. "Siamo convinti - rileva Gerbaudo - che in un futuro meno guidato dalla finanza, sia fondamentale il ruolo dell'economia sociale e delle cooperative".