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Eternit, il sindaco di Casale tuona: "Ancora niente soldi dal Ministero"

Il primo cittadino del Comune di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, è uscito allo scoperto lamentando che dal Ministero non è ancora arrivato un euro in seguito al processo Eternit. Il sindaco ha inoltre annunciato che sta valutando un appello

Il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, esce allo scoperto e dice che il Comune non ha ancora ricevuto un euro dal Ministero, quale risarcimento del processo Eternit. Il primo cittadino ha inoltre annunciato che il Comune di Casale sta valutando se inoltrare appello per ottenere in risarcimento tutta la cifra richiesta, pari a 30 milioni.

"Il nostro Comune - ha osservato il sindaco, a commento della motivazione della sentenza depositata lunedì scorso - è praticamente l'unico Ente a cui è stata riconosciuta la quasi totalità della cifra: 25 milioni di euro sui circa 30 milioni di euro richiesti. Ora, però, si dovrà agire, in accordo con gli altri Enti, per far rispettare la sentenza per il recupero dei soldi: un'azione fondamentale, dal momento che ad oggi al Comune di Casale Monferrato, nonostante le promesse, non ne sono ancora arrivati dai Ministeri".

"Per raggiungere il nostro obiettivo, di una bonifica totale dall'amianto della città e del suo territorio e di una ricerca che possa portare a sconfiggere il male tremendo del mesotelioma - ha rilevato Demezzi - c'é bisogno di risorse economiche che oggi non abbiamo. Nonostante la quasi concordanza tra la cifra richiesta e quella prevista come provvisionale, il Comune - ha annunciato il sindaco - attraverso i propri legali, sta già lavorando per proporre appello della parte civile per cercare il riconoscimento degli oltre 30 milioni di euro richiesti in fase del primo dibattimento. Un atto che credo dovuto". (Ansa)

 

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