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Economia

I ricoverati in strutture residenziali paghino l'Imu con la quota "prima casa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Il Consiglio comunale ha approvato con 33 voti favorevoli e uno contrario la mozione presentata da Angelo D’Amico e l’ordine del giorno presentato da Chiara Appendino e Vittorio Bertola. Entrambi i provvedimenti sono relativi all’Imu. Quello di D’Amico impegna Sindaco e Giunta a considerare prima casa ai fini della determinazione dell’aliquota d’imposta, l’abitazione (purchè non data in affitto) di quegli anziani o disabili che siano ricoverati permanentemente in strutture residenziali.

L’ordine del giorno di Appendino e Bertola, che hanno accolto quattro emendamenti dei consiglieri Marco Grimaldi e Alessandro Altamura, punta il dito sulla “insostenibile crescita della pressione fiscale”, determinata dalla nuova tassa. Inoltre rifiuta per i Comuni il ruolo di “esattori di una imposta ingiusta di cui lo Stato tratterà la parte maggiore”, suggerendo che lo Stato provveda direttamente al proprio fabbisogno istituendo se necessario una tassa “una tantum”. L’ordine del giorno rivendica all’Ente locale il diritto di stabilire autonomamente le aliquote d’imposta e gli eventuali criteri per esenzioni o detrazioni.

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