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Economia

"Reti 2020": la Provincia sostiene l'imprenditoria in evoluzione

Si è tenuto stamattina il convegno "Successi in rete", un'occasione di confronto fra imprenditori di settori diversi, dalla meccatronica all'editoria. Con un tratto in comune:l'innovazione

 

Il contesto economico italiano ed internazionale impone nuovi approcci imprenditoriali: nessuna impresa, a partire da quelle di ridotte dimensioni, può oggi illudersi di conservare né – tanto meno – di incrementare le proprie quote di mercato mantenendo inalterate le sue strategie produttive e relazionali. È un dato di fatto che le imprese inserite in sistemi di networking sono più competitive di quelle isolate.  L’innovazione richiesta dal mercato globalizzato è organizzativo-relazionale non meno che di processo e di prodotto: ecco perché è importante per le imprese che i concorrenti di ieri possano diventare i partner di oggi. Allo stesso modo la pubblica amministrazione deve mettere in campo politiche improntate al dialogo e alla concertazione tra i vari attori economici del territorio, siano essi associazioni datoriali, agenzie territoriali, università, centri di ricerca o istituti di credito.
 
Da tutto questo nasce il progetto della Provincia di Torino “Reti 2020”, con cui – a partire dal 2011 – l’Ente di Palazzo Cisterna si è prefissato l’obiettivo di favorire e supportare con contributi pubblici lo sviluppo di reti d’impresa formalizzate sul proprio territorio. Si tratta di una sperimentazione di successo, sia per l’ampio coinvolgimento degli attori locali (in particolare associazioni datoriali e istituti bancari), sia per l’attenzione suscitata tra le imprese, che hanno risposto all’iniziativa con progetti aggregativi di qualità.
 
Si è svolto oggi in Provincia il convegno “Successi in rete”, dedicato alle esperienze e alle prospettive delle reti d’impresa. Erano presenti rappresentanti delle associazioni datoriali, degli istituti di credito, del Ministero dello Sviluppo economico e della pubblica amministrazione. A rappresentare la Provincia di Torino, il presidente Antonio Saitta e l’assessore alle Attività produttive Ida Vana.
 
Il seminario che si è tenuto oggi è servito ad offrire una serie di testimonianze dirette da parte di coloro che hanno partecipato operativamente alla sfida  di costruire una rete d’impresa, mettendo al centro il punto di vista di chi, quotidianamente, affronta con la propria attività imprenditoriale la sfida dell’innovazione. “Con il contratto di rete la concorrenza diventa cooperazione” ha spiegato l’assessore Vana, “e grazie alla cooperazione le aziende diventano più competitive. È un nuovo modo di porsi sul mercato, che prossimamente applicheremo anche agli appalti pubblici“.
“Nel nostro sistema occorre che le politiche di sviluppo siano sperimentate localmente” ha concluso il convegno il presidente Saitta, “come è avvenuto per Reti 2020. Gli strumenti innovativi non devono essere regolati centralmente: solo grazie alla flessibilità la sperimentazione acquista un valore fondamentale”.
 
Sono 10 le reti che hanno partecipato all’iniziativa, per un totale di 51 piccole e medie aziende coinvolte; ognuna delle aggregazioni di “Reti 2020” coinvolge mediamente 5 imprese. I fondi assegnati dalla Provincia di Torino sono 240.000 euro tra il 2011 e il 2012, con un contributo medio per rete di 24.000 euro a fondo perduto. I settori in cui sono impegnate sono i più diversi: dalla meccatronica per l’automotive all’editoria, dalle tecnologie per le fonti energetiche alternative ai sistemi innovativi per prodotti allestivi museali; c’è una forte presenza di aziende del settore ICT con applicazioni in ambiti diversificati. 
 

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