Agricoltori e allevatori stremati dai rincari, la loro protesta arriva nel Centro di Torino
"Servono fondi per affrontare la crisi ma anche incentivi per superarla"
Veemente e colorata (di giallo) protesta degli agricoltori e allevatori esasperati in piazza Vittorio Veneto a Torino nella mattinata di oggi, domenica 20 febbraio 2022, in piazza Vittorio Veneto a Torino. L'iniziativa è stata organizzata da Coldiretti Cuneo in occasione del mercato di Campagna Amica. "Con l’esplosione dei costi energetici quasi un agricoltore su tre (30%) è oggi costretto a ridurre la produzione di cibo, generando una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari - hanno spiegato i promotori -. I rincari dell’energia stanno avendo un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da covid si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi di produzione rischia, infatti, di aumentare la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari".
Gli agricoltori e allevatori hanno snocciolato una serie di dati dei rincari: +110% per l'energia, 143% per i fertilizzanti, +80% per la soia, +50% per il mais, +50% per gli imballaggi in genere. "Tutti i comparti della nostra agricoltura sono in difficoltà - evidenzia Roberto Moncalvo di Coldiretti Cuneo - per cui serve un deciso intervento per contenere la bolletta energetica nelle campagne e garantire continuità della produzione agricola ed alimentare. Chiediamo che il maggior gettito di Iva che arriva dall’aumento dei prezzi al consumo nel carrello della spesa venga destinato dallo Stato al sostegno delle imprese agricole che rappresentano l’anello più debole della filiera. È necessario percorrere con decisione la strada degli accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle".
"La pubblicazione - ha aggiunto Fabiano Porcu - del bando, entro il 31 marzo, per accedere a 1,5 miliardi di finanziamenti per l’installazione di pannelli fotovoltaici su migliaia di tetti di stalle e cascine, senza il consumo di suolo, è un primo importante passo avanti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori. Un’opportunità per le nostre imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti".
Coldiretti chiede che venga data maggiore liquidità alle imprese, con lo stop pratiche sleali per garantire il giusto prezzo, lo sblocco fondi dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (1,2 miliardi di euro per contratti di filiera), lo sblocco dei fondi nazionali e interventi di semplificazione urgenti, come lo sblocco, da parte del Ministero della transizione ecologica, della proroga degli incentivi al biogas, e del sì al digestato come fertilizzante.