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L'Unione Europea investe sul Poli, due grossi progetti in cantiere

L'Unione Europea finanzierà le ricerche di due grossi progetti. "L'attribuzione di questi finanziamenti all'Ateneo è un grande risultato per il Politecnico"

L'Unione Europea ha scelto il Politecnico di Torino per due nuovi progetti: uno riguarderà un supercomputer che simulerà pensieri ed emozioni umane, l'altro nuove tecnologie legate all'utilizzo del grafene, nanomateriale che rivoluzionerà l'ICT.

Gli investimenti dell'UE dovrebbero permettere di ottenere risultati nei prossimi dieci anni. I due progetti, denominati "Human Brain" e "Graphene", prevedono un finanziamento da 54 milioni di euro ciascuno nei prossimi 30 mesi, che proseguirà con un'ulteriore attribuzione di circa 1 miliardo di euro a progetto in 10 anni all'interno del nuovo programma di ricerca e sviluppo tecnologico "Horizon 2020".

La scelta è ricaduta sul Politecnico di Torino dopo un'accurata selezione di sei proposte, ognuna delle quali coinvolgeva numerosi partner accademici e del sistema socio-economico in tutta Europa. La comunicazione ufficiale è arrivata questa mattina dalla Commissione Europa a Bruzelles. "L'attribuzione di questi finanziamenti all'Ateneo è un grande risultato per il Politecnico - ha commentato il rettore Marco Gilli -, che sarà così in prima linea nella ricerca scientifica di avanguardia europea dei prossimi anni".

Il progetto del cervello artificiale ha come obiettivo trovare entro il 2023 nuove cure per le malattie mentali attraverso un simulatore che riprodurrà integralmente un cervello umano, emozioni comprese. Per quanto riguarda invece il secondo progetti, il graphene (la sua scoperta è valsa il premio Nobel per la fisica) la sua applicazione potrebbe sostituire il silicio, oggi alla base di tutti i circuiti elettronici.

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