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Pininfarina, la famiglia non vende. Nuovo accordo con le banche

La Pininfarina prevede di definire entro marzo di quest'anno il nuovo accordo con le banche, che allungherà di altri tre anni il piano di ammortamento del debito attuale

Ci sono nuove notizie sul fronte Pininfarina. La Pininfarina prevede di definire entro marzo il nuovo accordo con le banche, che allungherà di altri tre anni il piano di ammortamento del debito. La famiglia, che non ha rinnovato alla Leonardo & Co il mandato a vendere, scaduto il 31 dicembre, potrebbe mantenere il pacchetto di maggioranza dell'azienda, diventata ormai fornitore di servizi di stile e ingegneria. Vola il titolo della società, che chiude in crescita del 13,78% a 3,55 euro. In vista del nuovo accordo con le banche l'assemblea degli azionisti, riunita nella sede di Cambiano, ha deliberato di riportare a nuovo le perdite consuntivate al 31 ottobre 2011, pari a 16,9 milioni di euro, rinviando ogni iniziativa relative al capitale sociale. Fino a oggi la Pininfarina ha rimborsato il debito per oltre 100 milioni di euro, mentre quello residuo nei confronti dei 13 istituti finanziatori ammonta a 182,6 milioni di euro in linea capitale. Le modifiche all'attuale accordo riguardano l'estensione del piano di ammortamento da fine 2015 alla fine del 2018, l'applicazione di un tasso di interesse significativamente inferiore in luogo di quelli di mercato attualmente previsti, la riduzione delle linee di credito a breve per la parte non utilizzata.

Proprio durante l'assemblea si è parlato del piano industriale 2012-2018, che prevede anche l'abbandono della produzione di auto elettriche, pilastro del precedente piano, un business considerato ancora prematuro. Resta in piedi invece l'accordo con Cecomp e con il finanziere bretone Vincent Bolloré, in base al quale Pininfarina affitta fino al 2013 il ramo d'azienda costituito dallo stabilimento di Bairo Canavese e i 57 dipendenti per produrre 4.000 blue car destinate al car sharing di Parigi. Il nuovo piano prevede il rafforzamento delle attività di ingegneria e stile della società con un più forte legame con le controllate in Germania, e per il mercato asiatico la crescita operativa di una società costituita in Cina, l'aumento della fornitura di servizi di ingegneria sul mercato della E-Mobility facendo leva sulle competenze e sul know-how acquisito nella progettazione di auto elettriche (Blue Car e Nido) e di autobus ibridi (Hybus). "Questi indirizzi strategici - ha sottolineato l'amministratore delegato, Silvio Angori - sono in continuità con quanto la società sta già ora perseguendo e sono ragionevolmente realizzabili in un arco temporale di medio termine. (ANSA)

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