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Crisi, i "nuovi poveri" di Torino sono diplomati e laureati

Presentato il bilancio dell'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo: "La maggior parte di queste persone non ha mai fatto un colloquio con un assistente sociale e non avrebbe mai pensato di doverlo fare nella vita"

La crisi economica picchia duro a Torino. Sono sempre di più i laureati e diplomati tra le persone che chiedono aiuto all'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo. Stefano Gallarato, presidente dell'ente, ha presentato in conferenza stampa il bilancio di missione 2011: "La maggior parte di queste persone non ha mai fatto un colloquio con un assistente sociale e non avrebbe mai pensato di doverlo fare nella vita. Si tratta di persone più fragili di quelle a cui siamo ordinariamente abituati".

Nei dodici mesi del 2010 3.345 nuclei familiari in difficoltà sono stati aiutati dall'Ufficio Pio, per 4,3 milioni di euro complessivi di sussidi ordinari distribuiti. Gli interventi sono andati per il 35% a favore di ragazzi fino a 17 anni e per il 17% a persone tra i 35 e i 44 anni. Di queste, circa il 35% sono straniere, con prevalenza provenienti dal Marocco (47%) e Romania (17%). Circa il 40% degli interventi hanno riguardato persone senza lavoro, mentre circa l'80% dei fondi sono stati erogati per spese abitative e il 12% per il sostegno alla genitorialità.

L'anno scorso l'Ufficio Pio ha raggiunto il 20% della fascia di popolazione in situazione di povertà assoluta. Tra i progetti messi in campo 'Xcorsi', iniziativa di sostegno allo studio, ha coinvolto 154 giovani, di cui il 35% stranieri, a cui sono andati aiuti economici per coprire le tasse universitarie (44%), l'acquisto di pc (18%) e di libri (12%). Per quanto riguarda le attività estive, l'Ufficio Pio contribuirà a coprire le spese per circa 3.600 ragazzi.

(ANSA)

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