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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Tari, per i torinesi i rifiuti costeranno il 3,85% in più

La tassa sui rifiuti è stata rimodellata al fine si suddividerne meglio il peso sulle imprese, in particolare su quelle alimentari. L'aumento si applicherà sul conguaglio del 10 dicembre

Rispetto all'anno scorso i torinesi pagheranno di Tari, la tassa sui rifiuti, il 3,85% in più.

Si tratta di una media, calcolata sulla base del fatto che la tassa, dai 204 milioni del 2013 è passata ai 206 milioni di quest'anno. L'aumento servirà non soltanto per pagare l'Amiat, ma anche i contestati costi amministrativi del Comune, calcolati in 23 milioni di euro.

A presentare la delibera con le nuove tariffe in commissione Bilancio, l'assessore Gianguido Passoni, il quale ha spiegato che il rimodellamento della tassa è stato effettuato al fine di rivedere il peso della raccolta rifiuti sulle imprese, soprattutto quelle alimentari (ambulanti, ristoratori, baristi).

Se, infatti, l'anno scorso il peso della tassa era suddiviso per il 45% sui cittadini e per il 55% sulle imprese, quest'anno alle famiglie toccherà coprire il 47% del costo ed alle imprese il 53%. In questo modo è stato possibile favorire ambulanti ed esercenti, soggetti, lo scorso anno a diversi rincari.

Qualcuno pagherà qualcosa in più, qualcuno pagherà qualcosa in meno, ma di media i torinesi saranno costretti ad adattarsi ad un aumento. L'incremento esposto in commissione Bilancio dovrà essere deliberato dal Consiglio Comunale la prossima settimana e si applicherà al conguaglio del 10 dicembre.

Aumenti a parte, rimangono confermate le agevolazioni previste lo scorso anno, alle quali se ne aggiungono di nuove: 10% di sconto per chi vive nei quartieri che primeggiano nella differenziata e lo sconto per le famiglie che superano i 5 componenti in meno di 80 metri quadrati di casa.

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