Navigator, il contratto non sarà prorogato. La Regione: "Non hanno favorito occupazione"

In Piemonte il contratto dei navigator non verrà prorogato e allo stesso tempi questi non avranno alcuna corsia preferenziale ai prossimi concorsi pubblici che verranno indetti. A dirlo è stata l'assessora regionale al lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, rispondendo a due interrogazioni presentate in consiglio regionale da Liberi Uguali Verdi e dal Movimento 5 Stelle. 

I navigator - ovvero quelle figure professionali nate per accompagnare verso il lavoro i percettori del reddito di cittadinanza - in Piemonte in origine erano 174, ha spiegato l'assessora tramite una nota, ma strada facendo sono diminuiti sempre più fino ad arrivare agli attuali 74 attivi. C'è un terzo numero però ed è 28, ovvero i navigator che negli anni hanno partecipato a un concorso pubblico dell'Agenzia Piemonte Lavoro che ha permesso loro di collocarsi presso i centri per l'impiego. 

Ed è questa la via che traccia l'assessora per i navigator ancora in attività in Piemonte. "I Navigator non furono assunti tramite concorso, ma con procedura a evidenza pubblica con colloqui, in quanto inquadrati come collaboratori", scrive Chiorino, "Riteniamo dunque discriminante che l’attività dei navigator sia un titolo preferenziale nei concorsi pubblici. La pubblica amministrazione ha sbloccato le assunzioni e c’è la possibilità quindi di fare turnover, inserendo elementi validi che possano rendere più efficiente la macchina amministrativa. Pertanto, dovrebbe essere prioritario guardare al merito, dando a tutti eguali diritti d’accesso ai concorsi". 

Infine la stoccata dell'assessora: "Se il Governo, dopo aver prolungato più volte il loro contratto, avesse ritenuto di dover stabilizzare i navigator per occuparsi di servizi al lavoro l’avrebbe potuto fare: dal nostro punto di vista non può la stabilizzazione dei navigator diventare un diritto acquisito per entrare in altri ambiti della pubblica amministrazione". 

Le reazioni

Una posizione, quella di Chiorino, che è stata tacciata di ideologia dal Movimento 5 Stelle: "Inaccettabili le giustificazioni ideologiche della Giunta, se Fratelli d'Italia è contraria al Reddito di cittadinanza, come dichiarato dalla stessa Chiorino, questo non può incidere sui diritti dei cittadini piemontesi. In questo modo infatti avranno meno possibilità di reinserimento rispetto ai cittadini di altre regioni italiane che, benché guidate da giunte di centrodestra, non hanno applicato scelte così folli ed ideologiche", spiega Sarah Disabato. 

La Regione secondo i 5 Stelle avrebbe potuto prorogare il contratto dei navigator senza spendere un euro: "Sarebbe bastata entro il 23 di giugno una semplice comunicazione al Ministero del Lavoro per prorogare il contratto ai navigator". 

Il centro del discorso però rimane lo strumento del reddito di cittadinanza. Secondo Marco Grimaldi di Liberi Uguali Verdi "da tempo è in corso una campagna diffamatoria verso il reddito di cittadinanza, raccontato come uno strumento che non è servito a niente, di cui non abbiamo bisogno, che consente a moltitudini di sfaticati di non lavorare". 

"La scelta di privarsi di lavoratori già formati proprio mentre dovremmo completare il piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego e avviare il programma PNRR GOL (Garanzia occupabilità dei lavoratori)", prosegue Grimaldi, "è insensata e irragionevole; la rinuncia a mantenere in organico personale utile che non pesa sui bilanci regionali del tutto incomprensibile".

È proprio il reddito di cittadinanza dunque il nocciolo perché la stessa Chiorino, sempre nella nota diffusa, chiarisce una posizione politica chiara quando ammette che a suo avviso lo strumento non abbia portato benefici e che il lavoro si favorisca con le politiche attive come orientamento e formazione.