Caos intorno alla mini Imu, assistenza gratuita di FdI per i ricorsi

I torinesi entro pochi giorni dovranno pagare la mini Imu, la nuova imposta che spetta solo ad alcuni comuni italiani, cioè quelli in cui l'aliquota deliberata dal Palazzo Civico superi quella di base dello Stato che è dello 0,4%. Torino ci rientra e sale sul podio per essere la terza città più cara in Italia dopo Milano e Genova: si calcola che in media i residenti pagheranno 152 euro ad abitazione.

Il sindaco Fassino aveva chiesto al Governo Letta di non far pesare la mini Imu sulle tasche dei cittadini, ma alla fine la speranza di non dover tirare fuori neanche un soldo è svanita nel nulla. E così entro il 24 gennaio dovrà essere versato l'obolo.

Quanto bisognerà pagare? Qui nascono le prime difficoltà. In questo articolo vi avevamo spiegato come fare i calcoli utilizzando gli strumenti appositi online. Ma non tutti sono in grado e soprattutto non tutti sono in possesso di un pc. Ecco che infatti nell'ultima settimana commercialisti e centri di assistenza fiscale sono stati intasati da richieste di aiuto, così come non sono mancate code lunghissime all'entrata degli uffici postali. Insomma, l'incertezza regna sulla mini Imu.

Il caos che si sta generando intorno alla nuova imposta ha convinto i consiglieri di Fratelli d'Italia ad intraprendere un'iniziativa. "Alle migliaia di cittadini ridotti a code interminabili nei patronati, negli uffici postali e nelle banche - comunicano il consigliere comunale Maurizio Marrone e la collega in Regione Augusta Montaruli - noi Fratelli d'Italia offriremo consulenza legale gratuita per class action di ricorsi contro la maxi stangata della mini Imu, che con tutte le difficoltà di calcolo, le indicazioni contraddittorie e le tempistiche insufficienti hanno buone probabilità di essere accolti. Contro l'oppressione fiscale di Letta-Alfano non risparmieremo alcuna battaglia, fosse anche condotta con le carte bollate".