L'Unione Industriale esalta il piano di Squinzi: "50mila posti di lavoro per Torino"
Licia Mattioli, presidente dell'Unione Industriale, ritiene salvifico per il territorio torinese il "Manifesto per le imprese" della Confindustria: "Ci sono proposte concrete"
Il "Manifesto per le imprese" della Confindustria sarebbe salvifico per il territorio torinese. Il paino presentato ieri da Giorgio Squinzi è accolto con entusiasmo dall'Unione Industriale.
Licia Mattioli, presidente dell'Unione Industriale, dice: "Il perno centrale della proposta confindustriale è il rilancio del manifatturiero; Torino è quindi il centro della scommessa che si fa sul Paese. Sono proposte che porterebbero - dice alla Stampa - a un aumento del Pil del 12 per cento in cinque anni".
"Se declinato al torinese produrrebbe uno tsunami perché con una crescita del 2,5% del Pil dal 2017 l’occupazione aumenterebbe in Italia di 1,2 milioni. Per Torino significherebbe 50 mila occupati in più mentre oggi sono 950 mila. Le esportazioni torinesi aumenterebbero di circa 4 miliardi passando da 18 a 22 all’anno".
E' tutta l'impostazione a convincere Licia Mattioli: "E' pensata per lo sviluppo con proposte per la prima volta concrete e precise. A Torino gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati pari a 1,3 miliardi di euro nel 2010 pari al 2,5% del Pil quindi il risparmio dovrebbe essere di 130 milioni di euro annui. Poi sono calati nel 2011 e 2012 per colpa della crisi, ma devono ripartire". Il documento di Squinzi ha idee precise anche sul lavoro dei giovani e sulla formazione.