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Economia Pinerolo

Accoltellato in fabbrica a Roletto, torna a lavorare ma l'azienda lo licenzia: "È inidoneo"

Si preannuncia una battaglia legale, il suo avvocato: "Sono ancora in tempo a fare marcia indietro, serve un gesto di buonsenso"

Licenziato in tronco perché, dopo che è stato accoltellato da un collega in fabbrica, è rimasto parzialmente invalido e non ci sono mansioni idonee a lui. È l'incubo che sta capitando a Sanjay Mensa, 44enne italiano di origine indiana residente a Pinerolo, sposato e con quattro figli a carico. Della vicenda si stanno occupando la Cgil di Pinerolo e un team di legali che lui ha nominato.

Fino al 19 dicembre 2022 lavorava alla Tama Aernova di via Roma a Roletto, azienda che produce sistemi filtranti. Quel giorno, però, senza alcuna ragione, un italiano di 46 anni residente a Luserna San Giovanni gli aveva scaricato un fendente alla schiena, facendogli perdere i sensi.

Da allora Mensa ha trascorso un lungo periodo di ospedale ed è tornato pienamente operativo soltanto a ottobre 2023, dieci mesi dopo l'accaduto. Ha però un'invalidità del 16% che gli impedisce di sollevare carichi superiori ai cinque chili e gli impone di trascorrere parte del lavoro seduto.

"Quando si è presentato in azienda - racconta a TorinoToday l'avvocato Umberto Oliva che lo assiste - il medico di servizio lo ha visitato e ha riscontrato che ha delle limitazioni. Così è stato messo in ferie per un periodo, dopodiché è arrivata una lettera di avvio di procedura di licenziamento".

Per ora Mensa percepisce ancora lo stipendio, ma lui e la Tama, che conta un centinaio di dipendenti tra lo stabilimento di Roletto e quello di Predaia (Trento), dovranno incontrarsi davanti all'ispettorato del lavoro il prossimo 6 dicembre 2023. La situazione, insomma, non è ancora irrecuperabile.

"Nella lettera che ha ricevuto - spiega Oliva - è scritto che azienda ha intenzione di procedere per sopravvenuta inidoneità alla mansione. Lui ovviamente vuole tornare a lavorare, è il suo posto, ma serve un gesto di buonsenso da parte dell'azienda, anche perché sono molti i lavoratori ad avere delle limitazioni. L'azienda è ancora in tempo a fare marcia indietro".

Per Oliva ci sono anche questioni normative: "È un dovere dell'azienda adottare anche piccole modifiche alla sua organizzazione del lavoro, ma ha il dovere di fare spazio a questo lavoratore come prevede la normativa di legge sulla tutela delle disabilità di chi lavoro, sia perché tutta questa situazione nasce da un gesto di un dipendente della stessa azienda, di cui questa deve rispondere. Non è che si è preso la coltellata in discoteca".

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