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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia San Mauro Torinese

E' crisi alla Vigo di San Mauro e Chieri: a rischio 69 posti di lavoro

La Regione: "Faremo il possibile per salvaguardare il posto ai dipendenti"

“La Regione metterà in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per salvaguardare i 69 dipendenti a rischio licenziamento della società Vigo Autoindustriale". Lo ha dichiarato in aula, l'assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari, rispondendo alla "question" delle consigliere Nadia Conticelli (Partito democratico) e Francesca Frediani (Movimento 5 stelle). Per tutti i 69 dipendenti che lavorano per la società -  con sede a San Mauro Torinese e Chieri - specializzata in "trasporto di fabbrica"(servizi regolari privati per il trasporto di operai e impiegati), è infatti stata avviata la procedura di licenziamento collettivo “conseguenza, a quanto comunicato dalla direzione della Vigo, di un periodo di crescenti difficoltà aziendali che ha compromesso la possibilità di garantire un servizio efficiente e adeguato alle mutate esigenze operative e ambientali”. 

Oggi la Vigo è in liquidazione e cesserà lo svolgimento di ogni esercizio al 31 dicembre 2018. La situazione più critica riguarderebbe 38 lavoratori della sede di San Mauro-Pescarito che svolge attività di noleggio e servizi in subaffido per conto delle società Sadem e Canova che, a differenza dei 31 lavoratori di Chieri, non dovrebbero essere assorbiti dalla Cavourese, la società che ha dimostrato interesse presentando un piano di riorganizzazione del servizio. Per i dipendenti di San Mauro sarebbe previsto un periodo di cassa integrazione. "Il tavolo con azienda, sindacati e Assessora al lavoro, è convocato per la prossima settimana - ha aggiunto Ferrari -, in questa occasione faremo il possibile per trovare soluzioni idonee a una definizione positiva della vicenda”. 

Conticelli e Frediani sono concordi sul fatto che "sia necessario, oggi, agire su un doppio fronte, ovvero da un lato tutelare i lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento e dall’altro, assicurare un servizio efficiente di trasporto pubblico della provincia di Torino. Tutti i posti vanno salvaguardati - concludono -  anche nel rispetto del Protocollo d’intesa occupazionale nel settore Trasporto pubblico locale per il comparto Autoferrotranviari siglato nel luglio 2015 anche dalla regione Piemonte, che, tra le clausole di salvaguardia sociale,  prevedeva l’assorbimento di tutti i lavoratori in caso di subentro di una nuova società”. 
 

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