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Economia

La lettera degli operai Fiat a Monti: "Ascoltateci e impegnatevi"

Quasi 800 lavoratori dei settori Powertrain e Presse scrivono preoccupazioni e desideri al presidente del Consiglio. Chiedendo di investire nell'industria automobilistica, e di organizzare un incontro

In vista dell'incontro di domani fra Monti, Marchionne ed Elkann, gli operai Fiat hanno scritto al presidente del Consiglio per chiedergli di ricordarsi di loro e delle loro famiglie. "Il governo si impegni a difendere l'industria dell'autoveicolo in Italia, chiedendo alla Fiat impegni esigibili anche attraverso un'intesa tra governo, azienda e sindacati per dare certezze occupazionali e prospettive per il futuro di noi operai e del paese", si legge nella lettera.

Dove manifestano anche fondate preoccupazioni: "Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto molti sacrifici stando in cassa integrazione. Purtroppo le affermazioni che abbiamo sentito in questi giorni dalla dirigenza Fiat non possono certo lasciarci tranquilli".

La lettera porta quasi 800 firme, provenienti dai reparti Powertrain e Presse. Un gruppo importante, che reclama voce in capitolo, chiedendo "un incontro affinché lei ascolti anche le nostre ragioni, un incontro con noi o con una nostra delegazione, per parlare direttamente con noi operai, per ascoltare il nostro punto di vista che troppo spesso viene messo in secondo piano".

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